Ubaldi, Marzia

Dopo aver mosso i primi passi al Piccolo Teatro di Milano, Marzia Ubaldi ha avuto una brillante carriera da doppiatrice e attrice.

Marzia Ubaldi è un’attrice, cantante e doppiatrice italiana. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo al Piccolo Teatro di Milano, ha avuto una brillante carriera da doppiatrice, attrice teatrale e televisiva. Numerosissime le sue interpretazioni teatrali, fra le quali vanno ricordate Il gabbiano, Le tre sorelle, La donna serpente.

Marzia Ubaldi al Piccolo Teatro di Milano

Dopo essersi diplomata dalla Scuola del Piccolo di Milano, Marzia Ubaldi debutta nella compagnia dello Stabile nel 1960 con La congiura di Giorgio Prosperi diretta da Luigi Squarzina, che poi la scrittura allo Stabile di Genova. Inizia così una brillante carriera di attrice teatrale, televisiva, cinematografica e di doppiatrice.

A Spoleto recita in I carabinieri di Joppolo nell’unica regia teatrale di Roberto Rossellini. Dopo una pausa decennale, torna al palcoscenico con Lupi e pecore di Ostrovskij, regia di Sciaccaluga e con L’orologio americano di Arthur Miller. Con Alberto Lionello interpreta la seconda edizione del musical Ciao Rudy. Si dedica quindi a una intensa attività di doppiatrice, mentre a teatro fa compagnia con il marito Gastone Moschin (Delitto all’isola delle capre di Ugo Betti). Fra gli ultimi spettacoli L’impresario delle Smirne di Goldoni con la regia di Missiroli.

La carriera da doppiatrice e in televisione

Negli anni Sessanta ha avuto anche una breve carriera come cantante, incidendo tra l’altro per la Karim; la Ubaldi incise la prima versione di La ballata dell’amore cieco, scritta per lei da Fabrizio De André.

Oltre ad aver dato voce come doppiatrice a molte famose attrici straniere, come Judi Dench, Maggie Smith, Anne Bancroft, Gena Rowlands, Vanessa Redgrave, Jeanne Moreau, ha anche interpretato diverse pellicole cinematografiche, come Il medico delle donne (1962), o Controsesso (1964), di Marco Ferreri.

In televisione ha partecipato a numerosi sceneggiati televisivi e fiction come Giallo sera, Nero Wolfe, La coscienza di Zeno, Incantesimo, Elisa di Rivombrosa, o le sitcom Professione fantasma e 7 vite.

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Ulanova

Figlia d’arte, Galina Sergeevna Ulanova seguì i corsi della madre Maria Romanova al Teatro Marijinskij, perfezionandosi in seguito con Agrippina Vaganova. Si è diplomata nel 1928, ma era apparsa in scena ancora bambina. Solista del Kirov, nel 1929 otteneva già prime parti, anche come protagonista del Lago dei cigni, balletto destinato a diventare suo cavallo di battaglia. L’anno dopo acquisiva al proprio repertorio l’altro classico cajkovskijano, La bella addormentata nel bosco . Nel 1931 era protagonista di Raymonda di Glazunov-Petipa e nel 1932 affrontava per la prima volta Giselle, altro caposaldo del suo catalogo esecutivo. Il personaggio romantico fu declinato da lei da un’angolazione drammatica, senza risvolti mistici, ma seguendo i dettami del realismo sovietico di cui divenne tra le maggiori esponenti nell’ambito ballettistico.

In analogo clima si situò la sua creazione di Romeo e Giulietta di Prokof’ev-Lavrovskij al Kirov nel 1940, nota anche attraverso una versione cinematografica. Nel 1944 passò al Bol’šoj di Mosca, del quale divenne la stella assoluta per due decenni. Qui, nel 1945, creò l’altro capolavoro di Prokof’ev, Cenerentola, per la coreografia di Rotislav Zacharov, che per lei dieci anni prima aveva montato La fontana di Bachcisaraj. Al Bol’šoj nel 1954 creerà anche l’ultimo balletto di Prokof’ev, Il fiore di pietra, ancora con coreografia di Lavrovskij. Tutti balletti, questi, di carattere narrativo e di impianto tradizionale, poiché Ulanova rifiutò sempre esperimenti più avanzati e creazioni di tipo astratto. La prima apparizione di Ulanova nel mondo occidentale avvenne al Maggio musicale fiorentino, a Roma nel 1949 e alla Scala, in un `concerto di danza’ nel 1951. In seguito si è dedicata all’insegnamento, sempre al Bol’šoj.

Urbani

Allievo delle sorelle Battaggi alla scuola dell’Opera di Roma, Giuseppe Urbani nel 1946 entra in compagnia, diventando primo ballerino nel 1948. Fondatore della compagnia del Nuovo Balletto (1953-54), dal 1959 al 1962 danza con il Berlin Ballet e con il Balletto di Colonia, dove interpreta opere di A. Milloss ( Gezeiten, 1960). Maître de ballet all’Opera di Bonn (1962-1969) e al Comunale di Firenze (1969), come coreografo predilige lavori astratti e simbolici, spesso su brani contemporanei (Ode per i morti delle guerre , musica di Milhaud, 1971; Convergenze, musica di Ligeti, 1974). Nel 1985 ha creato con Ugo Dell’Ara il gruppo Balletto 80.

Unamuno

Filosofo, romanziere, poeta, Miguel de Unamuno è fra gli autori più importanti della ‘generazione del ’98’; figura molto contraddittoria e discussa, è oggi considerato uno degli innovatori della letteratura spagnola dei primi decenni del secolo. Come drammaturgo è autore di un teatro astratto, filosofico, depurato da ogni spettacolarità, lontanissimo quindi dai gusti del pubblico dell’epoca: un tipo di teatro che egli stesso teorizzò nei suoi saggi. Tra i suoi testi più significativi: Ombre di sogno (Sombras de sueño, 1926), L’Altro (El Otro, 1926), sul problema dell’identità, e Fratel Giovanni (El hermano Juan), rivisitazione del mito di Don Giovanni. Il suo dramma Un vero uomo fu messo in scena dalla compagnia Teatro d’Arte diretto da Pirandello, 1927.

Unruh

Di famiglia nobile, Fritz Wilhelm Ernst von Unruh fu nell’esercito prima di diventare pacifista; le sue opere contro la guerra e il suo impegno a favore della democrazia gli valsero il consenso di un’intera generazione. La sua prima opera teatrale, Luigi Ferdinando, principe di Prussia , fu rifiutata da Reinhardt, che però lo spinse a scriverne un’altra sulla vita militare. Questa fu Ufficiali, messa in scena dallo stesso Reinhardt a Berlino nel 1911 e pubblicata l’anno seguente con grande successo; Unruh fu però costretto ad abbandonare l’esercito. Nel 1917 scrisse Una stirpe, sulle atrocità della prima guerra mondiale (Francoforte 1918), e nel 1920, con Piazza , si confermò autore di tendenza pacifista, vicino all’espressionismo. Fu insignito del premio Kleist per una nuova versione della sua prima opera e per Prima della decisione (1919). Deputato repubblicano e sostenitore del fronte popolare contro il nazismo, associò il suo teatro alla difesa della repubblica di Weimar. Costretto all’esilio nel 1933, fu in Francia e in Italia prima di emigrare negli Usa nel 1940. Dopo il suo ritorno in Germania nel 1952 pubblicò altri drammi tra cui Duello sulla Havel e 17 Giugno 1954.

Uthoff

Formatosi con Kurt Jooss, è entrato nel 1927 nel Folkwang Ballet, partecipando alla creazione del Tavolo verde (1932). Al seguito dei Balletti Jooss si trasferisce in Sudamerica e nel 1941 si stabilisce a Santiago del Cile, dove apre una scuola di danza professionale dalla quale nascerà il Balletto Nazionale del Cile.

Ulmann

Formatasi alla scuola berlinese di Rudolf Von Laban, ha insegnato a Norimberga e alla Folkwang Schule di Essen prima di emigrare in Inghilterra con Kurt Jooss (1934). Insegnante al Dartington Hall fino al 1940, è stata la più stretta collaboratrice di Laban, del quale ha divulgato le teorie e il metodo didattico e di coreologia fondando il Laban Art of Movement Guild (1945) e l’Art of Movement Studio di Manchester, poi inglobato nel Laban Centre Trust di Addlestone, da lei diretto fino al 1973.

Usigli

Anche critico e teorico, Rodolfo Usigli è forse l’autore più importante del teatro messicano del Novecento. Esordì alla fine degli anni ’20, e nel 1940 fondò il gruppo sperimentale Teatro de medianoche. Tra i suoi testi più noti Il bambino e la nebbia (El niño y la niebla, 1936), Mezzo tono (Medio tono, 1937) e Il prestidigitatore (El gesticulador, 1937), andato in scena nel 1945 con grande successo e suscitando molte polemiche. Questo dramma affrontava il tema della corruzione politica e più in generale quello dell’autenticità. Ancora temi politici e sociali sono al centro delle sue opere successive, nelle quali spesso vengono incorporati anche elementi autobiografici: Jano è una ragazza (Jano es una muchacha, 1952) sulla libertà sessuale; Corona d’ombra (Corona de sombra, 1947), dramma storico sull’infelice imperatore Massimiliano d’Austria.

Ustinov

Peter Ustinov si è formato al Theatre Studio di St Denis e nel 1939 ha presentato alcuni suoi sketch al Players’ Club. Tra i suoi drammi più interessanti La casa dei rimpianti (House of Regrets, 1942), Il momento della verità (The Moment of Truth, 1951) e L’amore dei quattro colonnelli (The Love of Four Colonels, 1951), parodia delle convenzioni teatrali inglesi: quattro colonnelli sono innamorati di una bella addormentata che ricalca vari cliché, da Shakespeare a Cechov, da Marivaux ai film di gangsters. Nel 1956 portò in scena Romanov and Juliet , storia d’amore tra i rampolli dell’ambasciatore russo e americano durante la guerra fredda, in uno stato immaginario. U., attore originale, dotato di forti qualità mimiche e di un tono recitativo quotidiano, ha quasi sempre interpretato le sue opere. Abile professionista, ha raggiunto il successo più come attore e regista cinematografico (Billy Budd, 1962; Lady L., 1965) che come commediografo, pur continuando a scrivere pièces: Who’s Who in Hell (1974), che si svolge nell’anticamera dell’inferno, con il presidente russo e quello americano; Sentito per caso (Overheard, 1981), lacrimosa commedia sulla vita diplomatica; La decima di Beethoven (Beethoven’s Tenth, 1982).

Ullate

Formatosi alla danza classica con Maria de Ávila, Victor Ullate debutta nella compagnia di danza spagnola di Antonio, con la quale si esibisce in tutto il mondo. Dal 1964 al 1979 fa parte del Ballet du XXème Siècle di Maurice Béjart, apparendo come solista in vari balletti (Bakhti, L’ uccello di fuoco, Nomos Alpha) e creando l’acclamato ruolo del protagonista di Gaité Parisienne (1978); in quegli anni si esibisce anche in ruoli del repertorio classico, danzando come ospite con compagnie come il London Festival Ballet, il National Ballet of Canada e il Balletto nazionale di Cuba. Nominato nel 1979 direttore del Balletto classico nazionale di Spagna, lascia l’incarico nel 1983 per aprire la sua scuola di danza, cui segue, nel 1988, la fondazione del Ballet Victor Ullate.

Il complesso, composto da suoi ex allievi, ben presto si impone all’attenzione internazionale per l’affiatamento e la versatilità tecnica e stilistica, espressa in un repertorio composto di titoli del balletto romantico (Giselle), del Novecento storico (Concerto Barocco di G. Balanchine), del Neoclassico contemporaneo (In and Out di Hans Van Manen, Quartet di Nils Christe); sue sono inoltre molte delle creazioni proposte, caratterizzate da una spettacolare fusione tra balletto classico e antica danza iberica (Arraigo, 1988; Amanecer, 1991; El Amor Brujo, 1995; una personale lettura di Don Chisciotte, 1998).

Urbain

Allievo dell’Opéra di Parigi, la carriera di James Urbain si è svolta presso numerose e importanti compagnie internazionali. Si è esibito con il celebre complesso del Marchese de Cuevas, nonché con R. Petit e il Ballet de Monte-Carlo. Molto attivo anche in Italia, ha brillato soprattutto accanto a Carla Fracci; con la grande étoile è stato fra l’altro partner in Paquita e in Pelléas et Mélisande (Scala 1970) e, all’Arena di Verona, in Romeo e Giulietta (1971). All’Opera di Roma è invece apparso nel Ballo Excelsior.

Ursuliak

Ha intrapreso i suoi studi nel paese natale, poi con danzatori russi a Kiev; si è perfezionato a Londra, presso la London Arts Educational School, negli anni ’60. Da allora ha avviato una brillante carriera presso teatri e compagnie di grande spicco, tanto in Canada come in Europa (dal 1973 anche presso lo Stuttgart Ballet). Ballerino forte ed elegante, ha sposato in prime nozze Galina Samsova.

Umbria,

Il Teatro Stabile dell’Umbria fu fondato a Perugia nel 1985. Il Teatro Stabile dell’Umbria articola la propria attività su tre piani complementari: la produzione, la distribuzione e la documentazione. Dal punto di vista produttivo è stato privilegiato il teatro di regia grazie alla collaborazione con artisti quali Ronconi, Patroni Griffi, Fo e Castri. Obiettivo privilegiato l’attenzione per la contemporaneità attraverso la rivisitazione e la riattualizzazione dei classici. Quattordici sono i teatri coinvolti nel circuito dello stabile che tenta di promuovere stagioni di prosa il più possibile diversificate al fine di favorire una sempre maggiore mobilità del pubblico.

Fra le produzioni più significative del teatro sono da ricordare per la regia di Ronconi La serva amorosa di Goldoni (Gubbio, Teatro Comunale 1986), Tre sorelle di Cechov (Gubbio, Teatro Comunale 1989), Memorie di una cameriera di Dacia Maraini (Perugia, Teatro della Sapienza 1997); per la regia di W. Pagliaro Il malinteso di Camus, A porte chiushe di Sartre (Gubbio, Teatro Comunale 1990); e per la regia di M. Castri Elettra (Spoleto, Teatro Caio Melisso 1993), Ifigenia in Tauride (Perugia, Teatro Morlacchi 1994) e, in coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato, il percorso attraverso Goldoni: Le smanie per la villeggiatura (Perugia, Teatro Morlacchi 1995), Le avventure della villeggiatura (Spoleto, Teatro Nuovo 1996) e Il ritorno dalla villeggiatura (Prato, Teatro Metastasio 1996). Un Centro studi e di documentazione dello spettacolo affianca l’attività produttiva, contribuendo alla diffusione sul territorio della cultura teatrale attraverso la proposta di attività collaterali alle stagioni di prosa. È diretto attualmente da Franco Ruggero.

Uotinen

Dopo aver studiato alla Finnish National Ballet School e aver danzato con l’omonima compagnia, Jorma Uotinen si perfeziona con Serge Golovine e nel 1975 entra nel Group de Recherches Choregraphiques dell’Opéra di Parigi diretto da Carolyn Carlson, con cui danza L’Or des Fous , Les Fous d’Or e Sablier Prison, mettendo in risalto la sua personalità magnetica e la sua misteriosa presenza scenica . Il sodalizio con la coreografa continua con Le Trio (1980) e nel TeatroDanza la Fenice; rientrato in Finlandia, dal 1982 al 1991 dirige il City Theater Dance Group, creandovi Steps , Scream e Rif Raf , e dal 1992 il Finnish National Ballet, per il quale coreografa vari lavori tra cui Kalevala (1985), Hallayo (1995), The Firebird (1996).