Kessler, Alice ed Ellen

Gemelle Kessler biografia

Gli esordi e la carriera di Alice ed Ellen Kessler.

Alice ed Ellen Kessler, note anche come le Gemelle Kessler, sono un duo artistico tedesco, che ha avuto grande notorietà in Italia a partire dagli anni Sessanta. Native di Nerchau, cittadina della Sassonia, con il loro “Da-da-umpa”, “Pollo e champagne” e “La notte è piccola”, hanno conquistato una popolarità straordinaria nei più noti programmi televisivi della RAI.

Gemelle Kessler, gli esordi in RAI e il successo

Da sempre il varietà televisivo ha pescato i suoi protagonisti sui palcoscenici del varietà, dell’avanspettacolo, della commedia musicale. Rari, recenti e non sempre fortunati i tragitti inversi. Diversa la sorte toccata alle gemelle Kessler. Nel gennaio 1961 il decennio televisivo si apre sulle loro gambe leggendarie. Le Kessler sostengono i funzionari RAI addetti al buoncostume, propongono un erotismo “freddo”, che non emoziona e non turba, teutonico e perciò nordico quanto basta. Protagoniste di Giardino d’inverno e poi di Studio Uno, fastoso e prestigioso varietà del sabato sera di Antonello Falqui, le Kessler, con il loro “Da-da-umpa”, “Pollo e champagne” e “La notte è piccola”, conquistano una popolarità straordinaria.

Prendono parte a numerose trasmissioni di prestigio dell’epoca, come La prova del nove e Canzonissima, dando vita a una nutrita discografia costituita da 45 giri. Negli anni Settanta diradano le loro apparizioni televisive, recitando in teatro in commedie musicali di Garinei e Giovannini.

Le gemelle Kessler dal varietà televisivo al teatro

Nella stagione 1967-68 Garinei e Giovannini scritturarono le gemelle Kessler per la loro commedia musicale più astratta e pirandelliana, Viola, violino e viola d’amore. Dove il violino era il marito, la viola era la moglie e la viola d’amore era l’amante. Non si trattava però del solito triangolo: il protagonista, Enrico Maria Salerno (sottratto dalla prosa, come Mastroianni per Ciao, Rudy era stato rubato al cinema) era il marito d’una bella-bionda-tedesca, programmata e freddina, prevedibile e noiosetta. Sogna un’amante dalle stesse fattezze della moglie, ma più calda e passionale. E quando la moglie freddina si adegua, l’insoddisfatto marito torna a sognare la noiosetta-programmata. Nel cast, anche Pippo Franco, segnalato dal coautore del copione, Luigi Magni, che l’aveva visto in un cabaret.

Tutti i quadri dello spettacolo seguivano un’ideale traccia musicale: ouverture, suite, rondò capriccioso, concerto da camera, toccata e fuga. Ma c’era anche un fantasioso rumoresque. Il copione finì in tribunale, accusato di plagio dal commediografo francese Félicien Marceau, autore di una pièce da poco in scena a Parigi. Ma Garinei e Giovannini dimostrarono facilmente che l’idea della donna `sdoppiata’ era antica quanto il teatro.

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