Asti

Di talento versatile, Adriana Asti debutta nel Miles gloriosus di Plauto (1951), per la regia di Fantasio Piccoli, ma diventa presto famosa grazie a Visconti che la vuole in Il crogiolo di A. Miller (1955), nel capolavoro Rocco e i suoi fratelli (1960) e in Altri tempi di H. Pinter (1973). Nella intensa attività di attrice ha interpretato molteplici ruoli, da Goldoni – è nella edizione del 1952 di Arlecchino servitore di due padroni , regia di Giorgio Strehler -, a Pirandello (Questa sera si recita a soggetto, regia di Vittorio Gassman, 1961; Vestire gli ignudi , regia di G. Patroni Griffi, 1966; Come tu mi vuoi , regia di Susan Sontag, 1979). Si ricorda la sua presenza in Noi moriamo sotto la pioggia , di Enzo Biagi, regia di Fantasio Piccoli, con Romolo Valli (1951); Veglia la mia casa, angelo , da T. Wolfe, regia di L. Visconti (1958), Ti ho sposato per allegria , di N. Ginzburg, regia di Luciano Salce (1966), Orlando furioso , regia di Luca Ronconi (1969), Rosa Luxemburg , di L. Squarzina e V. Faggi (1976); Santa Giovanna , di G.B. Shaw, regia di Luca Ronconi (1982), Giorni felici di Beckett, regia di Mario Missiroli (1983), L’inserzione di N. Ginzburg, regia di G. Ferrara (1969 e 1989), La Maria Brasca di A. Testori (1992, premio Eleonora Duse) e Tre uomini per Amalia di Cesare Musatti (1994). Adriana Asti divide la sua vita tra Roma e Parigi, dove lavora frequentemente come attrice, recitando in francese diretta, tra gli altri, da Pier Luigi Pizzi e Alfredo Arias. Nel corso della sua lunga e ricca carriera ha girato oltre quaranta film, diretta, fra gli altri, da B. Bertolucci, De Sica, Pasolini e Bolognini.