Si impone nel filone sexy del cinema italiano degli anni ’70 con il ruolo della giovane ninfetta disinibita, che provoca intenzionalmente l’uomo maturo. Dopo una serie di pellicole di serie B di cui è protagonista, Garinei la chiama a lavorare per la prima volta in teatro e le affida il personaggio della bellissima Leila nella commedia musicale Accendiamo la lampada (1979), accanto a J. Dorelli, dove le spettano anche canzoni da solista come “Non sono Sherazade”, “Come è bella la vita”, e “Filo, filo”, tutte composte da A. Trovaioli.