Prosperi

Figlio del critico e autore Giorgio, Mario Prosperi è tra i fondatori del Centro universitario teatrale di Roma, con Proietti, Calenda, Gazzolo e De Berardinis. Traduttore, adattatore per il teatro e la televisione, P. inizia l’attività registica con Il tubo e il cubo di A. Frassinetti (1967, Teatro Valle), e, nel 1968 collabora al Teatro Club di G. Guerrieri. L’anno successivo R. Giovanpietro mette in scena il suo Persecuzione e morte di Girolamo Savonarola , presentato alla Biennale di Venezia. Nel 1974 P. inaugura lo spazio de “Il politecnico” di Roma (di cui dirige la sezione teatro) con il suo Il dottor Franz Fanon psichiatra in Algeria . Nel 1979 per l’Istituto nazionale del dramma antico traduce e mette in scena La donna di Samo di Menandro, più volte ripreso in Italia e all’estero. Autore prolifico e interprete appassionato, si ricordano, tra le altre produzioni che lo vedono autore, regista e attore, Il presidente (1980), Nadia e Gaspare (82), La figlia di Augusto (83), Produzione De Cerasis (84), La mamma di Nerone (86), Quo vadis? (87), Eloisa e il suo maestro (94), Le jeu de Saint Nicolas (95). Studioso attento, Prosperi, collabora con “Il tempo” dal 1976 al 1985 e tiene seminari di drammaturgia.