Zuckmayer

Figlio di un industriale, Carl Zuckmayer studia ad Heidelberg e a Francoforte. Nel 1920 si trasferisce a Berlino: qui lavora come scrittore e nel 1924 collabora con Brecht presso il Deutsches Theater diretto da M. Reinhardt. Nel 1925 ottiene un notevole successo con la commedia L’allegro vigneto (Der Fröliche Weinberg) con il quale vince il premio Kleist. Nel 1933, in seguito all’interdizione a rappresentare le sue opere, emigra a Cuba e poi negli Stati Uniti. Torna in Europa nel 1958 e vive in Svizzera sino alla morte. Tra le sue opere più note sono Il capitano di Köpenick (Der Hauptmann von Köpenick, 1931), satira della burocrazia e del militarismo prussiano e Il generale del diavolo (Der Teufels General, 1946), che tratta della crisi di coscienza di un nazista. La sua ultima opera, L’ acchiappatopi (Der Rattenfaulmnger, 1975), sorprende per l’originale soluzione di proiettare in un mondo di fiaba medioevale le problematiche della gioventù odierna.