Zambelli

Allieva della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, nel 1894 Carlotta Zambelli ha debuttato all’Opéra di Parigi nel Faust , succedendo a Rosita Mauri come étoile. Tipica incarnazione dello stile milanese, dotata di punte d’acciaio e di tecnica virtuosistica, è diventata una beniamina del pubblico parigino grazie alle sue interpretazioni di Coppélia, Les deux pigeons, Sylvia; successo che si è rinnovato nel 1901 quando è stata scritturata come prima ballerina, ultima delle grandi stelle italiane, al Teatro Marijnskij di Pietroburgo, dove si è esibita in tutto il grande repertorio accademico. Ritiratasi dalle scene nel 1930 si è dedicata in seguito all’insegnamento, curando i corsi di perfezionamento e – fino al 1954 – dirigendo la Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi, dove ha contribuito a perpetuare le tradizioni della danza accademica ereditate dai grandi maestri italiani ottocenteschi.