Yourcenar, Marguerite

Marguerite Yourcenar, la vita e le opere

Marguerite Yourcenar ha lasciato una traccia indelebile non solo nella storia letteratura d’Oltralpe, ma anche nella narrativa mondiale.

Marguerite Yourcenar è stata una scrittrice e poetessa francese. Il suo romanzo più noto, Memorie di Adriano, vide la luce dopo un lungo decennio di difficoltà e di privazioni e la consacrò definitivamente al successo di critica e di pubblico. Tutta la sua produzione letteraria è caratterizzata dai temi ricorrenti dell’esistenzialismo e della morte, con escursioni nella critica e nella saggistica.

Marguerite Yourcenar, l’amore per le lingue classiche e le prime opere

Nata a Bruxelles nel 1903, Marguerite de Crayencour si dimostra fin da bambina una lettrice precoce, interessandosi a soli otto anni alle opere di Jean Racine e Aristofane. A dieci anni impara il latino e a dodici il greco. All’età di diciassette anni, da poco trasferitasi a Nizza, Marguerite pubblica sotto lo pseudonimo di Marguerite Yourcenar, anagramma del suo vero nome, il suo primo libro di poesie.

Nel 1924, in occasione di un viaggio in Italia, visita per la prima volta Villa Adriana. Alloa iniziò la stesura dei primi Taccuini di note di Memorie di Adriano. Il suo primo romanzo, Alexis o il trattato della lotta vana, è del 1929.

Marguerite Yourcenar libri: il successo di Memorie di Adriano

Seguono anni di viaggi in Europa e negli Stati Uniti, paese in cui si trasferisce nel 1939. Negli Stati Uniti insegna letteratura francese e storia dell’arte. Inizia così un decennio di privazioni, che ella stessa definirà più tardi come il più difficile della sua vita. Questo periodo si conclude con la pubblicazione delle Memorie di Adriano, sicuramente il suo capolavoro.

Nel 1974 pubblica il primo volume della storia della sua famiglia, Care memorie, di cui Archivi del Nord costituisce il seguito cronologico. Nel 1981 viene eletta, prima e unica donna, tra gli «Immortali» dell’«Académie Française»..

I testi per il teatro

Nota soprattutto per la sua attività di romanziera, Marguerite Yourcenar ha tuttavia realizzato una breve serie di opere teatrali. Le dialogue dans le marecage (1930), Feux (1936), Electre ou la chute des maques (1943), La petite sirène (1943), Le mystère d’Alceste (1963, prima versione nel 1943), Rendre à César (adattamento del romanzo Denier du rêve ), Qui n’as pas son Minotaure? (1963, prima versione nel 1960). Chiamata a definire la propria attività drammaturgica e a motivare la scelta frequente di affidare i propri lavori a compagnie minori, o addirittura di dilettanti, Yourcenar ha affermato di considerare il teatro un’attività solo quantitativamente secondaria rispetto alla scrittura in prosa. Il teatro rappresenta in forma esplicita e diretta il gusto per le voci, per la sonorità del narrato che ha accompagnato tutta la sua attività di scrittrice e non ha importanza che a dare vita a questi testi siano voci note di attori affermati.

Il teatro della Yourcenar va inteso, nelle parole dell’autrice, come la realizzazione sulla scena di un labirinto di monologhi o di dialoghi “allo stato puro”. Lo stesso stile netto ed essenziale dei romanzi è dunque riprodotto dai suoi testi teatrali. Anche i temi essenziali dei romanzi vengono riproposti nei testi teatrali, quando non ne sono una trasposizione diretta. La cultura classica osservata dall’interno attraverso il filtro del vissuto dei personaggi, la ricerca ferma della verità, la morale stoica, intrisa di venature protestanti.

Sola variante, La petite sirène operina da camera scritta all’inizio dell’esilio volontario negli Stati Uniti. Come ha avuto modo di dichiarare l’autrice stessa, La petite sirène ha costituito un vero e proprio spartiacque tra la vita condotta prima del 1940, incentrata soprattutto sull’umano, e quella successiva al 1940, in cui l’essere umano si muove sullo sfondo del tutto.

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