Wood

Tutta l’opera di Charles Wood è fortemente influenzata dall’esperienza militare, a cominciare da Prigioniero e scorta (Prisoner And Escort, 1963). In Dingo (1967), ambientato in Africa durante la seconda guerra mondiale, si intrecciano due visioni: quella di un ufficiale che vive il conflitto come una partita di tennis, e quella dei soldati che non combattono per avanzare di grado ma unicamente per sopravvivere. Ancora in H: monologhi di fronte a città incendiate (H: Being Monologues at Front of Burning Cities, 1969) la guerra appare solo come un mezzo al servizio del potere, e tutto il resto è un autoinganno. Il mondo degli anziani è il tema di Pasti a rotelle (Meals on Wheels, 1965), lo show-business di Riempi il palcoscenico di ore felici (Fill the Stage with Happy Hours, 1967): temi che, insieme a quello consueto della guerra, sono riuniti in Veterani (Veterans, 1972), senza però raggiungere la forza delle pièces precedenti. Seguono Il giardino (The Garden, 1982), Stella rossa (Red Star, 1984) e Di fronte al giardino di Allah (Across From the Garden of Allah, 1986).