Wilcock

Argentino di origine anglosassone come J.L. Borges, al quale lo accomunano diversi tratti caratteristici, nei suoi lavori per il teatro Rodolfo Wilcock riuscì a fondere la vena fantastica, lirica e barocca con quella neoilluminista. Alta scrittura e osservazione critica della realtà vanno di pari passo nella sua produzione, dove i fatti appaiono spesso trasfigurati in dati assoluti. Tradusse, tra l’altro, l’opera completa di Marlowe e il Riccardo III di Shakespeare (per il celebre allestimento di L. Ronconi, Torino 1968), lasciando un’impronta fondamentale nell’uso della metrica. Alla sua fortuna come autore non sempre corrisposero allestimenti adeguati. Critico teatrale, collaborò con “Sipario” e “Il Mondo”. I titoli: Il Brasile (1960), Persone (1961), Contro-happening (1964), La donna aggiornata, madre Laura (1964), La famiglia (1965), La caduta di un impero (1967), L’agonia di Luisa (1967), Giulia Donna (1971), L’abominevole donna delle nevi (1975).