Viotti

Dopo un esordio televisivo e cinematografico, le prime importanti esperienze teatrali di Andrea Viotti sono a fianco del regista G. Lavia: un riuscito Amleto di Shakespeare (Roma 1981) è all’origine di una collaborazione che si consolida con I masnadieri di Schiller (Roma, Teatro Eliseo 1982), Il principe di Homburg di Kleist (Ferrara 1982) e Tito Andronico di Shakespeare (Ravenna 1983), fino all’ultimo Platonov (Commedia senza titolo) di Cechov (Torino 1997). Alcune occasionali collaborazioni lo vedono lavorare per A. Zucchi (Molto rumore per nulla di Shakespeare, 1982), L. Barbareschi (Uomini e topi di Barbareschi e Rizzi da Steinbeck, 1983) e L. Squarzina (Lord Byron prova la rivolta di M.R. Cimaghi, 1989); con F. Però instaura un legame più stretto, che si conferma con il recente Sangue di L. Norén (1996). Per il teatro d’opera esordisce con S. Bussotti (Cristallo di rocca, 1983), arrivando a lavorare per vari teatri lirici: la Scala (I Lombardi alla prima crociata di Verdi, 1984), il Petruzzelli di Bari (Maria Stuarda di Donizetti), il Verdi di Pisa (I masnadieri di Verdi) e di Trieste (L’elisir d’amore di Donizetti).