Verdon

Figlia di un elettricista e di una direttrice scolastica, Gwen Verdon dopo gli studi di danza con E. Belcher e alcuni ruoli del tutto marginali sul palcoscenico, ottiene la prima scrittura dagli studi di Hollywood per doppiare il sonoro del tip-tap dei film musicali e per fare la controfigura della protagonista durante le prove dei numeri danzati. Compare come anonima ballerina nei film Divertiamoci stanotte (1951), Aspettami stasera (1951) e La vedova allegra (1952) e come attrice in Davide e Betsabea (1951) e L’avventuriero della Louisiana (1953). L’occasione di mettere in mostra appieno le sue doti le viene offerta a Broadway con il musical Can-Can dove riveste un ruolo di secondo piano (1953). Le è sufficiente un numero (la `danza degli Apaches’) per offuscare la star dello spettacolo ed entrare di prepotenza nella leggenda della 42ª Strada. Nel frattempo, sul set di Baciami, Kate! (1953), conosce B. Fosse che è alle sue prime prove come coreografo e ne diventa la terza moglie. Il marito la dirige in teatro in Damn Yenkees (1955), in New Girl in Town (1957) e in Redhead (1959), ma sono i successi creati dalla coppia con Sweet Charity (1966) e Chicago (1975) ad assegnarle un posto perenne nell’olimpo del musical. È protagonista anche della versione cinematografica di Damn Yenkees nel 1958 e splendida caratterista in Cocoon-Il ritorno (1988). Il matrimonio dura una decina d’anni, ma anche dopo il divorzio il sodalizio artistico tra i due continua. B. Fosse le rende esplicito omaggio nel film autobiografico All That Jazz (1979).