Il premio Ubu il premio più importante di teatro in Italia, un appuntamento irrinunciabile che da vent’anni, tra intuizioni e provocazioni, segnala gli avvenimenti fondamentali dello spettacolo teatrale.. È stato fondato nel 1979 da Franco Quadri (Milano 1937), critico (prima su “Sipario”, poi su “Panorama” e ora su “la Repubblica”), saggista (L’avanguardia teatrale in Italia, Idea di un teatro diverso) e traduttore (tra gli altri Come è di Beckett, anche adattamento, per i Magazzini; Tango barbaro di Copi).
Il premio, i primi anni, si occupava anche di cinema e di lirica e lo coordinava, insieme al suo ideatore, Gianni Buttafava, uno dei personaggi più amati e colti del giornalismo culturale del tempo, prematuramente scomparso nel 1990. Dalle preferenze di una scelta giuria di addetti ai lavori nascevano i premi annuali che nel primo numero, per la stagione 1977-78, furono assegnati a Le baccanti di L. Ronconi e G. Aulenti, a M. Fabbri come attrice della medesima tragedia e a C. Bene come attore del suo Riccardo III ed a altri; per il cinema, a Ecce Bombo di N. Moretti e a Quell’oscuro oggetto del desiderio di L. Buñuel come film straniero, e così via; la lirica era esclusa dalla competizione.
In seguito la rivista annuale e il relativo premio si indirizzarono solo al teatro, continuando a segnalare le rappresentazioni e le regie più significative: il Ronconi di Spettri, 1981; de Le due commedie in commedia, 1984; di Ignorabimus , 1985; di Dialoghi delle Carmelitane , 1987; de Gli ultimi giorni dell’umanità , 1990, e del gaddiano Pasticciaccio , 1995; il Carmelo Bene di Otello (da Shakespeare) , 1978 e di Macbeth , 1982; il Massimo Castri di Rosmersholm e Così è (se vi pare) , 1979; delle Trachinie , 1983; de Il ritorno dalla villeggiatura e La ragione degli altri , 1997; il Cobelli della Turandot , 1980 e di Troilo e Cressida , 1992; il Tiezzi di Genet a Tangeri , 1983 e di Come è , 1986; il Leo de Berardinis di Ha da passà `a nuttata , 1989 e de I giganti della montagna , 1992; il Cecchi di Finale di partita , 1994; e molti altri.
Dopo due decenni di puntuale presenza, di attento reperimento di quanto di più vivo accada sulla scena italiana ed europea, Premio Ubu come premio e “Il Patalogo” come rivista-annuario hanno finito col costituire un punto di riferimento per tutti coloro che si interessano di teatro, unico nel suo genere non solo in Italia ma anche in Europa. Quasi contemporaneamente al “Patalogo”, e nominandola per conseguenza “Ubulibri”, Quadri ha fondato e diretto una casa editrice, specializzata in pubblicazioni di testi e di saggi teatrali e cinematografici, soprattutto di autori contemporanei.