Toccafondi

Figlia di uno scenografo fiorentino Bianca Toccafondi debutta in palcoscenico a tre anni ne Il sesso debole al Teatro della Pergola. A venti recita nell’ambito del Teatro universitario e studia con Athos Ori della Filodrammatica fiorentina. Nel 1952 inizia una intensa attività di doppiaggio e l’anno dopo entra a far a parte della Compagnia di prosa della televisione interpretando opere di Dostoevskji, Cechov, Molnar, De Musset. Entra nella Compagnia Albertazzi-Proclemer-Ricci-Magni-Buazzelli recitando in ruoli importanti attinti da un repertorio vario che fa risaltare le sue doti sia di attrice drammatica che brillante. Da Il seduttore di Fabbri a Corruzione a Palazzo di Giustizia di Betti, a Re Lear. Con I coccodrilli di G. Rocca vince il premio quale migliore attrice dell’anno. Fonda la compagnia Ricci-Magni-Volonghi-Toccafondi (L’estro del poeta, 1959, di O’Neill, Miles gloriosus di Plauto e Sette contro Tebe di Eschilo). Dal 1962 forma compagnia con Gramatica-Santuccio-Toccafondi (Romanticismo di Rovetta). Con Incontro a Babele di S. Cappelli vince il premio Idi 1962 come migliore attrice di commedia italiana. Negli ultimi anni è spesso impegnata in pièce di genere brillante. Anche in televisione ha partecipato a numerosi sceneggiati: Oblomov (1965), I promessi sposi, Il dottor Jekyll (1968), e La vita di Leonardo Da Vinci (1971).