tatuati

Nel variegato mondo delle attrazioni ambulanti, fra i fenomeni della natura, si inseriscono anche i tatuati. La particolarità e le attitudini di questi personaggi consistevano infatti nel solo `mostrarsi’ in appositi baracconi delle fiere. L’usanza dei tatuaggi artistici proviene dal Giappone; lo storico Alessandro Cervellati sostiene che questa specialità sia iniziata in Occidente per opera di Charlie Wagner, un disegnatore che si dedicò prevalentemente al disegno sul corpo umano. Wagner (che operò a New York verso la metà del ‘900) amava infatti sostenere, nel farsi pubblicità, che se qualcuno desiderava visitare una sua mostra doveva recarsi nel baraccone di Jean Carrol che, tranne il viso, aveva tutto il corpo completamente ricoperto di sue creazioni. Il record dell’uomo più tatuato del mondo spetta a Richard Sheonam, egli infatti si era fatto incidere arabeschi anche in faccia; di tutto il corpo solo il naso rimaneva senza disegni. L’artista era visibile all’interno dell’esposizione del circo Barnum. Questa attrazione, per un certo periodo, ha incuriosito il pubblico, ma subito dopo la seconda guerra mondiale è pressoché scomparsa dalle specialità fieristiche mentre sta ricomparendo presso gli artisti.