Novarina

Assistente di Antoine Bourseiller e attore con Jean-Marie Villégier e Marcel Bozonnet, Valère Novarina, in un’intervista pubblicata su “Théâtre/Public” del novembre 1989 afferma: «Il teatro deve farci uscire dal sonno materialista». E in effetti, tutta la sua ricerca è volta a distruggere la materialità dello spazio e delle scene, a disgiungere la parola dalla carnalità del corpo creando così un linguaggio nuovo che non disdegna i neologismi ma che fluisce con ritmi e accenti assolutamente propri. Ciò risulta evidente, a partire dagli anni Ottanta, con la creazione di spettacoli quali Générique (1983) e Le Drame de la vie (1986), ma soprattutto Vous qui habitez le temps (1989) e Je suis (1991). In queste opere si celebra il fallimento dell’artista di fronte all’autonomia del linguaggio verbale e visivo, poiché – dice Novarina – occorre «lasciar dipingere la materia e lasciar pensare le parole: esse ne sanno più di noi».