Stoppard

Nato in Cecoslovacchia, Tom Stoppard (vero nome Tomáš Straüssler) si è trasferito con la famiglia a Singapore e, dopo la morte del padre, ha vissuto in India con la madre e il suo nuovo marito, un ufficiale inglese, di cui ha preso il cognome. Nonostante l’inglese sia la sua seconda lingua, Stoppard ne è diventato un maestro, uno sperimentatore raffinato, come già Conrad e Nabokov. Caratteristici della sua opera sono il gioco del `teatro nel teatro’, attraverso citazioni e parodie dei grandi classici, e il gioco linguistico che presenta una sistematica sfasatura tra significato e significato (Dogg’s Hamlet, Cahoot’s Macbeth, 1979). Dopo alcuni drammi radiofonici e televisivi (per “The Albert’s Bridge” gli fu assegnato nel 1968 un premio Italia), l’opera d’esordio che impone Stoppard fu Rosencrantz e Guildestern sono morti (R. and G. are Dead, 1967), allestita dal National Theatre. I due personaggi minori della tragedia shakespeariana assistono, chiacchierando e filosofeggiando, alla vicenda di Amleto, pedine in un gioco più grande di loro che li porterà alla morte: di questo testo, nel 1990, Stoppard ne ricaverà un film, che vinse il Leone d’oro a Venezia. Sull’onda di questo successo.

Stoppard ha rielaborato per la scena un suo lavoro televisivo, “Enter a Free Man” (1968), e ha scritto l’atto unico Il vero ispettore Hound (The Real Inspector H., 1968), in cui due critici teatrali mentre assistono a un dramma giallo vengono coinvolti nell’azione e uccisi. Seguono Dopo Magritte (After M., 1970) e Dogg’s Our Pet (1971). In Acrobati (Jumpers, 1972), allestita da Peter Wood al National Theatre, due professori di filosofia disquisiscono nel corso di una conferenza sull’esistenza di Dio con acrobazie intellettuali che non dimostrano e non significano nulla. I mostri sacri (Travesties, 1974), scritto per la Rsc, è una parodia dell’ Importanza di chiamarsi Ernesto di Wilde. Seguono Panni sporchi (Dirty Lines, 1976), che segna un avvicinamento al teatro politico, e Ogni bravo ragazzo merita un favore (Every Good Boy Deserves Favour, 1977), scritto in collaborazione con Previn e la Symphony Orchestra ed eseguito dalla Royal Festival Hall. Stoppard ritorna alla commedia classica con Notte e giorno (Night and Day, 1978) e La cosa reale (The Real Thing, 1982), in seguito si dedica per alcuni anni a lavori di adattamento da Havel, Ibsen, Schnitzler e da Molnár con Traversata burrascosa (Rough Crossing, 1984) che A. Corsini ha messo in scena per il Teatro La Pergola di Firenze (1988). In quell’anno Stoppard è tornato al teatro con Hapgood, una specie di summa degli stilemi stoppardiani.

Nel 2012 ha debuttato in “prima” nazionale al Carignano di Torino – coprodotto da Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma e Zachàr Produzioni di Michela Cescon – The Coast of Utopia, fluviale opera in tre parti terminata da Stoppard nel 2002, dedicata a ripercorre attraverso le vicende di alcuni celebri personaggi russi, le radici e il milieu culturale in cui crebbe l’utopia socialista e rivoluzionaria. Regista dell’allestimento è stato Marco Tullio Giordana, che ha guidato per l’occasione una troupe composta da trentuno interpreti e altrettanti tecnici.