Volontè

Interprete tra i più originali del cinema italiano, con il suo viso scavato e lo sguardo severo, Gian Maria Volonté fu una maschera indecifrabile, fortemente espressiva e ricca di mimetismo. Ha sempre caratterizzato la sua attività legandola a doppio filo con il suo impegno politico e civile, seguito con estrema coerenza. È stato l’incontrastato protagonista del cinema politico degli anni ’60 e ’70. Le sue prime prove teatrali sono all’interno dei Carri di Tespi; in seguito, si diploma giovanissimo all’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’. Il successo lo ottiene però grazie allo sceneggiato televisivo L’idiota di Dostoevskji nella parte di Rogozin, che gli permette di lavorare con Sequi, Prosperi, Squarzina e Enriquez. Lo stesso Enriquez lo dirige in Romeo e Giulietta dove incontra Carla Gravina, sua compagna anche nella vita. Si impegna con gli Artisti Associati e interpreta Sacco e Vanzetti con la regia di Sbragia.

Nel 1963 insieme alla Occhini e Pani, con la regia di L. Ronconi, lavora in una sintesi de La putta onorata e La buona moglie , dove recita con una vena satirica il personaggio del Marchese di Ripaverde. Prosegue con scelte controcorrente e, nel 1965, mette in scena il Vicario di Hochhuth, uno spettacolo sui rapporti tra la Chiesa (Pio XII) e il nazismo, la cui anteprima è interrotta dalla polizia. Nel 1981 torna a teatro anche in veste di regista in uno sfortunato Girotondo di Schnitzler. La sua attività in tv è ridotta: ne viene allontanato nell’era Bernabei, in un periodo in cui aveva notevole successo, per il suo dichiarato impegno a favore della sinistra.

Ma è nel cinema che ottiene il maggior successo: nel 1964, con lo pseudonimo di John Wells, nei film di Sergio Leone Per un pugno di dollari e Qualche dollaro in più. Ha lavorato con Rosi in cinque film. È protagonista de Il caso Mattei (1972), Lucky Luciano nel film omonimo (1973), Cristo si è fermato a Eboli (1978). Significativo anche l’impegno con Petri in Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in paradiso (1971), Todo modo (1976), La morte di Mario Ricci (1983). Muore sul set del film Lo sguardo di Ulisse di T. Anghelopolus.