Quartullo

Laureato in architettura presso la facoltà di Roma con una tesi in scenografia sulla progettazione di un teatro (1986), diplomato in regia all’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’ (1982) e diplomato come attore al Laboratorio di Proietti. Pino Quartullo debutta come attore e aiuto regista di Fra’ Diavolo di G. Aceto (1980), regia di A. Trionfo. Nel 1981 è attore in “Straparole”, sceneggiato televisivo scritto da C. Zavattini, con la regia di U. Gregoretti ed è attore e autore nel programma televisivo “Attore amore mio”, regia di A. Falqui. Dal 1982 al 1988 seguirà a partecipare a varietà televisivi mentre la sua carriera d’attore prosegue nel 1982 con il film Il marchese del grillo, regia di M. Monicelli, e con la partecipazione al popolarissimo A me gli occhi, please di Proietti; segue lo stesso anno L’avaro di Molière, regia di Patroni Griffi. Costituisce La “Festa Mobile” (1983) di cui è direttore artistico e regista e con cui produce: La Mandragola di Machiavelli, di cui cura anche la messa in scena; Tentativi di passione di M. Boggio e F. Cuomo, in cui è attore e regista (1984); Rozzi, Intronati, Straccioni e Ingannati di cui è autore, regista e attore (1984); Deus ex machina da W. Allen e Teatro Grand Guignol di cui è adattatore e regista (1985); Fools di N. Simon (1986) di cui è regista e attore. Seguono le regie di Bagna e asciuga e C’è un uomo in mezzo al mare di G. Jannuzzo (1987), Quando eravamo repressi di Q. (1990), Risiko quell’irrefrenabile voglia di potere di F. Apolloni (1992), Le faremo tanto male di Q. e Masenza (1993). Partecipa come attore a A che servono gli uomini di I. Fiastri, regia di P. Garinei (1989) ed a Estate e fumo di T. Williams, regia di A. Pugliese (1996-97). Come regista cinematografico ha esordito con il cortometraggio Exit (1980), diretto con S. Reali, ed ha proseguito con Quando eravamo repressi (1991), Le donne non vogliono più (1993), Storie d’amore con i crampi (1995) e l’episodio di Esercizi di stile (1997).