Mazzarella

Figlio d’arte (la madre era primattrice di una compagnia di giro), Piero Mazzarella affronta la prima recita a dieci anni, nel ruolo femminile di Cosetta nei Miserabili da Hugo. Dopo la guerra lavora in rivista e nel teatro di prosa ma, persa la moglie, decide di fermarsi a Milano e si dedica a quel teatro dialettale che farà la sua fortuna. Attore «che non recita mai», ha fatto proprio il repertorio meneghino, dirigendo dagli anni ’80 a Milano prima il Teatro San Calimero, poi il Teatro della 14ma (tra le commedie più recenti, La rava e la fava del fratello R. Silveri). Interprete amato da Strehler ( El nost Milan , 1961), ha fatto brevi incursioni nel cinema di Lizzani, Petri, Risi e Festa Campanile e negli anni ’90 è stato diretto da A.R. Shammah nella Tempesta di E. Tadini e nel Re Lear shakespeariano, anche se i suoi primi ruoli per Shakespeare furono quelli di un becchino nell’ Amleto e di Frate Lorenzo in Romeo e Giulietta .