Performance Group

Per oltre una decina d’anni il Performance Group (fondato a New York nel 1967 da Richard ? Schechner) è stato una delle formazioni leader del nuovo teatro americano, non solo per i suoi manifesti teorici (Schechner è stato professore universitario, critico teatrale e direttore della “Tulane Drama Review”, oltre che autore di molte pubblicazioni divenute punti di riferimento per un’intera generazione di teatranti: La cavità teatrale, La teoria della performance ). La visibilità e la notorietà del gruppo si deve anche alla provocatoria apparizione dei suoi spettacoli, primo fra tutti Dyonisus in 69 (1968, una rielaborazione delle Baccanti di Euripide), che lasciò tracce persistenti nella coscienza della comunità teatrale americana sia per le scene di nudo (si trattava di dei nel momento della loro nascita) sia per la carica liberatoria e anticonvenzionale (alla fine del lavoro Dioniso pone la sua candidatura a presidente degli Stati Uniti e offre al pubblico distintivi elettorali). La proposta di un `environmental theatre’, codificata da Schechner in molte occasioni, tende alla radicale redifinizione del rapporto fra lo spazio della rappresentazione e quello del pubblico (che è sollecitato a partecipare attivamente all’evento, come anche nel successivo Commune, 1970) e assegna a ogni spettacolo una diversa organizzazione spaziale, che non si limita al solo aspetto scenografico.

L’attività del Performance Group si inquadra infatti in una dimensione antropologica (ispirata anche al lavoro di Grotowski) e tende a situare socio-politicamente il lavoro teatrale. Alla metà degli anni ’70 il gruppo si è indirizzato verso i testi – The Tooth of Crime (1973) di Sam Shepard, Madre Coraggio (1974) di Brecht, Edipo (1977) di Seneca (1977) – ma soprattutto ha visto affermarsi le personalità di Elizabeth LeCompte e Spalding Gray. Diversamente impostato (Gray aveva lavorato con il danzatore Kenneth King e con Robert Wilson) il lavoro di Gray e LeCompte ha determinato una sostanziale modifica nella poetica del Performance Group Mentre Schechner proseguiva sulla strada `partecipazionale’ con Le balcon di Genet (1979), i due hanno tentato un cammino in parte anche autobiografico privilegiando il ruolo del performer: ad esempio nella trilogia Three Places in Rhode Island (S akonnet Point , 1975; Rumstick Road , 1977; Nayatt School , 1978) e nel suo epilogo Point Judith (1979), spettacolo che segna l’uscita di Schechner dal gruppo, che dal 1980 assume il nome di Wooster Group (dal nome della strada dove aveva sede il garage, sede del Performance) sotto la guida della LeCompte.