Gems

Pam Gems approda al teatro piuttosto tardi, debuttando nel 1973 con My Warren e After Birthday : messi in scena per il lunch-time theatre’. Si inserisce da subito nel filone del teatro femminista con un suo personale dissenso per quel radicalismo estremo che esclude del tutto il `maschile’. La messa in scena di Vai ad ovest ragazza (Go West Young Woman, 1974), uno dei suoi primi lavori, viene interrotta da due diversi gruppi di femministe più radicali, che protestano contro la presenza di uomini nel cast, ma la G. proclama la forza sovversiva del teatro e si distanzia dalla polemica del movimento. Tuttavia nel 1975 viene invitata alla stagione teatrale femminile London’s Almost Free dove presenta The amiable courtship of Ms Venus e Wild Bill . Come C. Churchill, l’autrice sviluppa la sua visione e le sue tecniche teatrali tramite soggetti storici femminili, trasformati in simboli culturali (dalla regina svedese del XVII sec. che rinuncia alla corona, alla cortigiana del XIX secolo, fino alla cantante moderna); mostra nella sua crudezza la contraddizione tra l’esistenza privata e quella pubblica (Queen Christina , prodotto dalla Royal Shakespeare Company (RSC) nel 1977; Piaf , 1978, in tour a New York nel 1980-81); mette a nudo il processo di deformazione attuato dalla società che crea quello stereotipo di donna socialmente accettabile. Nel tentativo di elaborare la possibilità di nuove relazioni tra i sessi, in Dusa, Fish, Stas and Vi (uno dei suoi più grandi successi, 1977), Gems dimostra il tragico fallimento dei ruoli convenzionali mentre Loving Women (1984) propone un’alternativa più rosea. Nel 1984 collabora ancora con la RSC in occasione di Camille e due anni dopo per la produzione di The Danton Affair (1986), mentre per la Reinassance Theatre Company (fondata da Kenneth Branagh) nel 1991 adatta Zio Vanja per l’appunto diretta dall’attore.