Vanoni

Diplomatasi nel 1956 alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, Ornella Vanoni debutta lo stesso anno interpretando Nené in Questa sera si recita a soggetto diretta da Strehler (protagonisti T. Carraro, M. Moretti, V. Fortunato). Nella stessa stagione partecipa alla messa in scena dei Giacobini di F. Zardi in cui canta nei due intermezzi le ballate “Les rois s’en vont” e La Seine est rouge” dell’epoca della rivoluzione francese (le musiche sono arrangiate da G. Negri). È il preludio al recital Canzoni della malavita che debutta al Teatro del Popolo della Società Umanitaria nel 1959, sempre con la regia di Strehler (in estate approderà al festival di Spoleto). Seguono L’Idiota di Achard con P. Ferrari (1961) e il musical La fidanzata del bersagliere (1962). Nel 1961 entra nel giro dei cantautori genovesi, incontra G. Paoli, con cui avrà una lunga relazione, e incide il suo primo album omonimo.

Diventa popolarissima nel 1962 con la canzone “Senza fine” scritta per lei da G. Paoli (per tre mesi prima nella hit-parade) e viene chiamata da Garinei e Giovannini per Rugantino (in cui interpreta il ruolo di Rosetta accanto a N. Manfredi, B. Valori e A. Fabrizi) che viene replicato dal 1962 al 1965 e le permette di essere la prima attrice italiana a calcare le scene di Broadway. Da questo momento in poi la sua carriera sarà quasi esclusivamente musicale, ma manterrà un profondo legame con il primo amore, tanto che sarà la prima interprete a fare le tournée nelle sale teatrali. Nel 1975 è nella commedia musicale Amori miei di I. Fiastri, mentre nel 1985, dopo una lunga parentesi, affianca G. Albertazzi nella Commedia d’amore ; l’attore toscano la dirigerà nel monologo Lettera a una figlia di A. Wesker, nel 1993.