Cavalieri

Natalina Cavalieri viene da una famiglia poverissima e il suo primo mestiere è di fioraia. La sua prima apparizione come cantante è in un modesto caffè di Roma dove, alla fine del suo numero, gira con il piattino. Ma nel 1887 (a tredici anni!) debutta al Caffè Concerto Esedra e piuttosto velocemente diventa celebre nella Roma di quegli anni. Viene scritturata in altri caffè concerto, prima in Italia poi anche all’estero, fino ai trionfi di Parigi dove viene contrapposta addirittura alla Bella Otero. La Cavalieri, le foto sono lì a documentarlo, è di straordinaria bellezza (la leggenda vuole che fosse la donna più bella del mondo) e canta con grazia le sue canzoni, ma, verso la fine del secolo decide di impegnarsi nella lirica e, nel 1900 debutta al San Carlo di Napoli nella Bohème di Giacomo Puccini. A scorrere l’elenco delle eroine liriche da lei interpretate viene da pensare che venissero scelte sopra tutto perché trattavasi di grandi appassionate, per così dire: Manon, Thais, Fedora, Tosca, Adriana Lecouvreur, addirittura Violetta de La Traviata. Suscitò scandali di ogni genere, ma in qualche modo sempre a suo vantaggio, come quando baciò Caruso in scena (Fedora, Metropolitan, 1906). Si ritirò a Fiesole negli anni ’30 e scrisse un’autobiografia (Le mie verità, 1936). Ha interpretato alcuni film tra il ’14 e il ’21, ma, pare, senza grande successo e ha inciso brani del suo repertorio operistico in dischi.