Federici

Il sostrato del teatro di Mario Federici è fatto di impegno civile e morale, che contrasta con i temi leggeri della commedia brillante sua contemporanea. L’ambientazione delle sue commedie è quella della provincia e lo stile con cui sono composte è vicino al verismo, con tratti tipici dell’espressionismo. Federici nelle sue opere si occupa anche di emigrazione e degrado sociale. La pièce I parenti poveri (1931) è stata considerata una delle più significative anticipazioni del neorealismo. Tra gli altri titoli: Chilometri bianchi (1939), Marta la madre (1953), La ballata dei poveri gabbati (1962).