Trieste

Autore di alcune opere teatrali, Leopoldo Trieste si afferma in palcoscenico e soprattutto al cinema come caratterista di talento. Il suo esordio come commediografo è più che brillante. Dopo una laurea in lettere e il premio Corsi, scrive Una notte ai Quattro di picche e poi Nascere un uomo . Nel 1941 si iscrive al Centro sperimentale di cinematografia e intanto vede la luce Ulisse Moser , scritto per il teatro. Seguono Il lago , Racconto d’amore e Trio a solo . Con Frontiera cambia decisamente genere e debutta al Quirino di Roma nel primo dopoguerra. I temi sono quelli del conflitto, e incontrano il favore di un pubblico sceltissimo che comprende D’Amico, Pandolfi, Costa, Fiocco, Bontempelli e Piovene. Bontempelli parla allora della «nascita di un giovane poeta drammatico». Trieste scrive poi Cronaca, la prima opera sull’olocausto. Con N.N. debutta al Teatro delle Arti di Roma e al Piccolo di Milano, a soli ventotto anni. Ma presto i suoi soggetti teatrali vengono adottati dal grande schermo che si appropria definitivamente del suo talento.