Marx,

I fratelli Marx sono Leonard (Chico Marx New York 1887 – Hollywood 1961), Arthur (Harpo M; New York 1888 – Hollywood 1964), Julius Henry (Groucho Marx; New York 1890 – Hollywood 1977), Milton (Gummo Marx; New York 1897 – Palm Springs 1978), Herbert (Zeppo Marx; New York 1901 – Palm Springs 1979), . L’attività teatrale dei fratelli Marx, compresa tra il 1907 e la fine degli anni ’20, nasce nel genere del vaudeville americano, che, all’epoca del loro debutto, era ormai avviato verso quella crisi destinata a diventare definitiva con l’affermazione del cinema. I fratelli, spinti ancora adolescenti sulla strada dello spettacolo dalla madre Minnie Schoenberg (che aveva già curato il lancio del fratello Al Shean), si dedicarono a tutti i numeri tipici del vaudeville, da quelli muti a quelli comici e cantati, pur non ottenendo, inizialmente, un grande successo. La fortuna loro crebbe invece col trasferimento a Chicago e la possibilità di sfruttare il Midwest e il Sud, dove meno agguerrita era la concorrenza. Il gruppo – col nome di Six Mascots – si accrebbe con l’inserimento della madre Minnie e della sorella Hannah e cominciò ad acquisire una fisionomia soprattutto comica. Nel 1910 i Marx Brothers with Co. (ma la definizione risale a due anni più tardi) realizzarono il primo spettacolo autonomo Divertimento al liceo (Fun in Hi Skule), nel solco di un tema molto diffuso e fortunato, la parodia della vita scolastica. In quest’occasione comparvero quelle caratterizzazioni che, con lievi modifiche, contrassegnarono poi tutta la carriera del gruppo. Groucho, l’insegnante dagli atteggiamenti ora decisi ora balbettanti, indossa abiti seriosi, porta i baffi finti (poi dipinti), fuma il sigaro. Harpo con la parrucca bionda e l’aria rimbambita è il tipico scolaro scemo, Gummo il ragazzino ebreo. Nel 1914 avvenne il passaggio al circuito di livello superiore, con uno spettacolo scritto dallo zio Al Shean, Green’s Reception che, a distanza di vent’anni, riproponeva la stessa situazione scolastica del precedente spettacolo. Ad esso partecipò anche Chico, che fino a quel momento aveva fatto il pianista per conto suo. Harpo divenne così un personaggio completamente muto, mentre l’elemento musicale fece di nuovo capolino.

In questi anni I Marx furono protagonisti anche di alcuni tabloid (spettacolo di circa un’ora e mezza con un unico gruppo di comici e cantanti sulla scena): però The Cinderella Girl , The Streetsof Cinderella, The Duke of Bulla Durham non ottennero grande successo. Dal 1914 al 1919 i Marx Brothers sono in cartellone con Home again ( scritto ancora da Al Shean) al Palace di New York, il tempio del vaudeville. È in questi anni che Gummo abbandona le scene, sostituito dal fratello più giovane, Zeppo, che assumerà il ruolo di personaggio regolare, normalizzatore della situazione. Con Home again è evidente la crescita della tenuta narrativa dello spettacolo che, soprattutto, disponeva di un ritmo in precedenza sconosciuto. Comparvero anche i primi personaggi femminili. Nel 1920 venne allestito, sempre al Palace, l’ultimo show breve, On the Mezzanine Floor e fu un grande successo, che aprì ai Marx le porte di una tournée – peraltro sfortunata – in Inghilterra. Dopo una rapida crisi, i Marx Brothers effettuarono il salto di qualità: nel 1924, superato un lungo rodaggio nei teatri minori di New York, debuttarono a Broadway, con I’ll Say She Is! una rielaborazione di vecchi materiali del gruppo scritta da Will B. Johnstone. Lo spettacolo – soprattutto per la parte finale, Napoleon’s first act – fu un successo straordinario. Anche la critica colta si accorse dei Marx e nacque proprio in questa circostanza la particolare predilezione degli intellettuali nei loro confronti.

Nel 1926 viene portato sulle scene The Cocoanuts (letteralmente Le noci di cacao), con testi prodotti dagli specialisti (vincitori del Pulitzer ) George S. Kaufman e Morrie Ryskind e musiche di Irving Berlin. Per la prima volta veniva costruita attorno ai Marx una situazione narrativa – in genere un ambiente lussuoso con rigida etichetta – in cui far esplodere al massimo della potenza la loro comicità eversiva e destabilizzante. Lo spettacolo – che fece furore – prendeva di mira la moda alto borghese delle vacanze in Florida e, nel clima surreale del grande albergo, offriva ai Marx la possibilità di infilare tutta una serie di irresistibili gag. Fece in quest’occasione la sua comparsa sul palcoscenico anche la più importante partner femminile del gruppo, Margaret Dumont, specialista nell’interpretare il personaggio della vedova ricca e corteggiata. Due anni più tardi, infine, venne realizzato l’ultimo lavoro teatrale dei Marx, Animal Crackers , scritto sempre da Kaufman e Ryskind e musicato da Bert Kalmar e Harry Ruby, capaci, più di Berlin, di adattarsi alla loro sfrenata comicità. La scena si svolge in una lussuosa villa, dove è organizzata una festa per il ritorno a casa di un esploratore, che espone al pubblico i pezzi della sua collezione. Animal Crackers è la commedia in cui i Marx portano probabilmente alle estreme conseguenze la loro irriverente e totale comicità, fondata su uno spiazzante ricorso a continui spostamenti di senso, a partire dal piano verbale per arrivare a quello puramente gestuale. La tappa successiva fu l’ingresso a Hollywood. Dei numerosi film ricordiamo almeno: Horse Feathers , 1932; Una notte all’opera , 1935; Una notte a Casablanca , 1946.