Lazzarini

Negli anni ’50 Giulia Lazzarini frequenta il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Debutta in teatro nel 1954 con Grattacieli di Giannini, mentre dall’anno successivo inizia a lavorare al Piccolo Teatro di Milano diretto da Strehler e, alternando l’attività di palcoscenico con la partecipazione a importanti sceneggiati televisivi, è subito in tournée con Arlecchino servitore di due padroni interpretato da Moretti; poi è con Soleri nell’edizione dell’addio. Tra i capolavori interpretati figurano Platonov e Il giardino dei ciliegi , di Cechov, L’egoista di Bertolazzi, Vita di Galilei e L’opera da tre soldi di Brecht, Le balcon di Genet, La tempesta di Shakespeare (nel ruolo di Ariel) e Giorni felici di Beckett (nel ruolo di Winnie). Nel 1986 inaugura il Teatro Studio al fianco di Strehler con Elvira o la passione teatrale di Jouvet (ripreso nel ’97), così come in I giganti della montagna , pochi mesi prima della morte del regista, con cui aveva interpretato nel 1988 Faust, frammenti parte prima (nel ruolo di Margherita). Inoltre, nel ’95 interpreta Enoch Arden di Tennyson e, nella primavera ’96, Madre Coraggio di Sarajevo . Al di fuori della compagnia del Piccolo Teatro, è stata interprete di Buonanotte mamma nel 1985, diretta da C. Battistoni; lo stesso regista (con cui è sposata) la dirige anche in Le case del vedovo di Shaw, Minnie la candida di Bontempelli, Intermezzo di Giraudoux e Grande e piccolo di B. Strauss. Attrice sensibile, in grado di affrontare con risvolti psicologici moderni i personaggi dei grandi classici e di dare compatta tragicità a quelli di testi contemporanei, ha quindi interpretato, con la regia di G. Cobelli, Morte di un commesso viaggiatore , di MIller (1997-98) con U. Orsini.