Fumo

Nuccia (Napoli 1917 – ivi 2005) e Nunzia Fumo (Napoli 1913 – ivi 1992), figlie di Eugenio, contitolare della celeberrima compagnia di sceneggiate Cafiero-Fumo, debuttano bambine, naturalmente accanto al padre. Poi, Nuccia entra a far parte della compagnia di Peppino De Filippo, con il quale rimane ben dieci anni, e nella maturità approda addirittura a I giganti della montagna di Pirandello, nel ruolo della Sgricia e per la regia di Giorgio Strehler. E si rivela tanto brava che anni dopo ripete lo stesso ruolo per la regia di Bolognini, e al fianco, nientemeno, di Irene Papas. Inoltre, lavora molto con Scaparro e i fratelli Giuffré. A 74 anni riceve a Taormina il biglietto d’oro dell’Agis. La sorella Nunzia, invece, percorre da giovane le strade del varietà, arrivando persino in Sudamerica con la rivista Simmo ‘e Napule, paisa’! Quindi il ritorno alla prosa, con il Liolà interpretato al fianco di Domenico Modugno, e significative esperienze nella compagnia di Peppino De Filippo (ma in un’epoca diversa da quella della sorella) e, a partire dal ’70, accanto a Eduardo, in tutta una serie di ruoli da caratterista che impongono la sua inconfondibile cifra espressiva a metà fra il comico e il grottesco.