Reinach

Il successo di Enrico Reinach arriva nel biennio 1875-76, nella compagnia di L. Pezzana, dove recitava come `primo amoroso’, ruolo che per le sue caratteristiche fisiche e di voce gli riusciva congeniale, tanto che si arrivò a definirlo `l’eterno primattor giovane’. Come primattore dal 1877 lavorò nelle compagnie Belotti-Bon, Pasta, Nazionale, Marini e Giagnoni, fino a che nella stagione 1895-96, mentre era in ditta con Talli, venne scritturato da E. Duse per interpretare Armando nella Signora dalle camelie , durante una lunga tournée all’estero. Nel frattempo, nel 1890, aveva sposato Edvige Guglielmetti (Torino 1873 – ivi 1918) con cui ebbe un duraturo sodalizio artistico e umano. Infatti, dopo essere tornato in Italia e aver lavorato per un breve periodo (18981900) con E. Gramatica, nel 1901 fonda una compagnia con V. Pieri, promuovendo sua moglie come primattrice. Questo fu il periodo migliore per i R. che si distinsero nell’interpretazione del teatro romantico-borghese di fine Ottocento. Nel 1909 i R. furono scritturati dalla Stabile Romana, diretta da E. Paladini e dopo poco Enrico si ritirò dalle scene, intraprendendo la professione di insegnante all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Una delle rare partecipazioni di Edvige R. lontana dal marito fu nel 1904 in Salomé di O. Wilde, con la regia di M. Fumagalli.