Pea

Dopo una avventurosa gioventù trascorsa in Egitto, Enrico Pea fece ritorno in Versilia nel 1914 e si dedicò con passione al teatro, scrivendo testi e prodigandosi per il rilancio dei `maggi’ toscani e del Teatro Politeama di Viareggio. Tra i drammi – che si affiancano alla nutrita serie di racconti, liriche, poemetti e romanzi – ottenne riscontri soprattutto Giuda (allestimento curato dallo stesso autore nel 1918), che scandalizzò il pubblico per i suoi spunti anarcoidi. Prime piogge d’ottobre (1919), Rosa di Sion (1922), Parole di scimmie e di poeti (1922), La passione di Cristo (1923), L’anello del parente folle (1931) videro invece prevalere progressivamente un sincero sentimento religioso, che stemperò, fino a cancellarlo, il giovanile ribellismo.