Zareschi

Elena Zareschi nasce in Argentina ma è di origine italiana da parte del padre. Frequenta il Centro studi cinematografici di Roma e nel 1937 debutta sullo schermo con L’ultima nemica di Umberto Barbaro. Nel 1939 fa la sua prima comparsa sulle scene teatrali con la compagnia di A. G. Bragaglia in Nozze di sangue di Federico García Lorca. Successivamente passa nella compagnia Grandi Spettacoli diretta da Forzano; nel 1941 interpreta accanto a Memo Benassi Il cadavere vivente di Tolstoj e Sperduti nel buio di R. Bracco. Nel 1942 è nella formazione di Paola Borboni, quindi nel 1944 recita nuovamente al fianco di Benassi ne La fiaccola sotto il moggio di D’Annunzio e in Amleto di Shakespeare, presentati entrambi al Festival di Venezia.

Nel 1947 è chiamata da Strehler per la stagione inaugurale del Piccolo Teatro di Milano (L’albergo dei poveri di Gor’kij, Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni, Il mago dei prodigi di Calderòn). Dopo aver recitato in Corruzione al Palazzo di Giustizia di U. Betti per la regia di Spadaro e in Questa sera si recita a soggetto di Pirandello diretto da Brissoni, nel 1949 interpreta il ruolo di Cassandra in Troilo e Cressida di Shakespeare regista di Visconti. La sua carriera è costellata da grandi, personali affermazioni (Delitto all’isola delle capre di Betti, regista di C. Pavolini, 1950 con S. Randone e L. Alfonsi; Sofonisba di Trissino diretta da Strehler all’Olimpico di Vicenza; Oreste di Alfieri, Tieste di Seneca, Peer Gynt di Ibsen, Edipo re di Sofocle e Amleto tutti in coppia con V; Gassman).

Nel 1955-56 è primattrice del Teatro Regionale Emiliano (Vestire gli ignudi e Enrico IV di Pirandello), poi ancora con Gassman interprete nell’Oreste di Alfieri a Parigi. Negli anni Sessanta si conferma ottima attrice tragica è Ecuba nella traduzione di Quasimodo, Elettra diretta da Fenoglio (1961), Medea per la regia di Minotis (1964), Atossa ne I persiani allestito da Rondiris (1966). Fra le ultime interpretazioni è Donna Allegrina ne La fiaccola sotto il moggio di D’Annunzio per la regia di P. Maccarinelli. Intensa è l’attività cinematografica e televisiva.