Palumbo

Cresciuta nell’ambiente teatrale, entrambi i genitori erano artisti, nel 1930 Dolores Palumbo entra nella compagnia del Teatro umoristico dei fratelli De Filippo al Teatro Kursaal di Napoli, dove debuttò con una particina nell’atto unico di Mario Scarpetta La bella trovata . Successivamente, viene scritturata come attrice umoristica da Nino Taranto insieme al quale lavorò in riviste di Nelli e Mangini. Tornata con Eduardo De Filippo nel 1945 offrì una straordinaria interpretazione nella commedia Napoli milionaria . Due anni dopo partecipò ancora a riviste in compagnia di Nino Taranto e Wanda Osiris fino agli anni Cinquanta. Sempre in quel periodo fu interprete del Socrate immaginario di Galiani e Lorenzi nell’edizione di Anton Giulio Bragaglia, presentata al Teatro Floridiana di Napoli. In seguito, nel 1955, sempre con Eduardo De Filippo, che la chiamò in compagnia per sostituire l’uscita della sorella Titina, recitò in Mia famiglia (scritta appositamente per lei dal grande Eduardo) e Bene mio e core mio . Tra le sue esperienze cinematografiche ricordiamo Lo sciopero dei milioni (1947), Carosello napoletano (1953) di Ettore Giannini un bellissimo e raro film-rivista italiano, Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli, in compagnia di Totò e Sophia Loren, Café Chantant (1954) di Camillo Mastrocinque, una parata del meglio della rivista italiana, dove la Palumbo insieme a Nino Taranto ripropone brani da Scio Scio di Nelli e Mangini.