Barlach

Considerato fra i maggiori esponenti dell’arte espressionista, Ernst Barlach fu perseguitato dal nazismo come `artista degenerato’. Pur avendo dato alle arti figurative le sue prove migliori, approdò al teatro con alcuni drammi di tonalità espressionista e simbolista e nel 1924 vinse il premio Kleist. Tra questi: Il giorno morto (Der tote Tag, 1912, rappresentato nel 1919), in cui una madre uccide di nascosto il cavallo fatato che doveva condurre il figlio nel vasto mondo, e uccide così anche il figlio per non separarsi da lui; Il povero cugino (Der arme Vetter, 1918, rappresentato nel 1919), Die echten Sedemunds (1920, rappresentato nel 1921) e Der Findling (1922) sono rappresentazioni di vita popolare della Bassa Sassonia, che si sviluppano in linee di allucinata leggenda; Il diluvio (Die Sundflut, 1924) oppone il pio e docile Noè al fiero e ribelle Calan; Der blaue Boll (1926) mostra l’esperienza religiosa del ricco e ben pasciuto proprietario Boll. Con Die gute Zeit (1929), B. chiuse la sua attività di autore drammatico. Der Graf von Ratzenburg fu pubblicato postumo da Fridrich Schult (1949).

Fo

Jacopo Fo inizia giovanissimo l’attività di disegnatore di fumetti (con lo pseudonimo di Giovanni Karen) di cui va innanzitutto ricordata l’edizione illustrata del ’75 del Poer nano del padre Dario con il quale da tempo collabora alla stesura dei testi. Nel ’76 pubblica il suo primo libro-saggio Testimoni di stato , cui seguirà una lunghissima lista di altri libri-saggio scritti con intento di controinformazione ( La vera storia del mondo ) e manuali comici: Come fare il comunismo senza farsi male , Come diventare dio in dieci mosse , Parlare l’inglese come toro seduto. Lo zen e l’arte di scopare gli offrirà lo spunto per iniziare nell’86 l’attività di conferenziere. Nel ’94 firma con la madre Franca Rame il testo di Sesso? Grazie, tanto per gradir , uno spettacolo che l’attrice porta in tournée con successo per alcune stagioni. In questi anni inizia anche la collaborazione in qualità di co-autore con Paolo Rossi ( Rabelais , 1996). Nel ’96 è attore, autore e interprete di un monologo teatrale tratto sempre da Lo zen e l’arte di scopare (ripreso e mandato in onda anche da Palcoscenico su Raidue). Nell’81 ha fondato vicino Gubbio l’Università di Alcatraz, un’associazione che organizza corsi e laboratori in svariati campi. Ricordiamo inoltre il suo libro Dio c’è e vi saluta tutti.