De Cuevas

Il marchese George De Cuevas fu una delle personalità più straordinarie e leggendarie del mondo del balletto del Novecento. Dopo aver fondato a New York (1940) una scuola di danza per bambini poveri, nel 1944 creò il Ballet International, formazione piuttosto anomala ed effimera, che però contribuì ad arricchire l’arte della danza di titoli interessanti dovuti a grandi coreografi (Massine, Dollar e altri). Forte della sua esperienza, nel 1946 assunse la direzione dei Ballets de Monte-Carlo che ben presto (1947) divennero l’International Ballet of the Marquis de Cuevas, destinato a raggiungere in breve tempo fama straordinaria. E ciò anche perché alle star francesi di Monte-Carlo si aggiunsero altri danzatori di grande prestigio, a cominciare da R. Hightower, M. Tallchief, G. Skibine e il giovane Nureyev, che proprio nella celebre compagnia fece le sue prime apparizioni in Occidente. Dopo aver intrapreso tournée ovunque e aver partecipato a festival di grande rilevanza (Nervi compreso) la compagnia di D. si sciolse nel 1962. Uomo di grande gusto e di eccezionale sensibilità artistica, personaggio altero e quanto mai fantasioso, il Marchese, cileno di nascita ma di genitori europei (spagnolo il padre, danese la madre), visse – si può dire – esclusivamente per il balletto, ad esso prodigandosi generosamente. Dal suo immenso appartamento parigino si teneva in contatto con la sua prestigiosa troupe, seguendone successi e trionfi. «La sola maniera di sopportare la noia della vita», era il suo motto, «è di dispensare la propria a qualcosa e per qualcosa».

Court

Alfred Court nasce da famiglia aristocratica ma, durante gli studi presso i gesuiti, scopre la propria vocazione per la ginnastica e fugge di casa per unirsi a un piccolo circo. Nel 1914 è in America come acrobata; agisce anche come imprenditore circense e nel 1917, in Messico, inizia la propria carriera di ammaestratore. Tornato in Francia, usa l’esperienza acquisita per formare, con il fratello Jules, numeri di animali feroci, specializzandosi in gruppi misti; nel contempo dirige complessi circensi di una certa fama, apportando importanti innovazioni logistiche come il trasporto via strada. Nel 1940 viene ingaggiato da Ringling Bros. and Barnum & Bailey, dove avviene la sua definitiva consacrazione come ammaestratore di belve. In opposizione allo stile americano aggressivo di Clide Beatty, presenta i propri animali in un sofisticato stile `europeo’, facendoli posare in spettacolari tableaux. È fra i pochi domatori a non aver subito alcun incidente nel corso della carriera. L’ultimo numero da lui presentato, nel 1945, è un misto di tre orsi polari, due orsi bruni, otto leoni, due leopardi, due tigri, un giaguaro, due lupi e due cani. Nel 1974, al festival di Montecarlo, gli viene consegnato il Clown d’oro alla carriera.