Maraini

Figlia di Fosco M., celebre yamatologo (studioso della lingua e della cultura giapponese) e compagna di Moravia, Dacia Maraini, all’esordio narrativo, La vacanza , del 1962, e al seguente, L’età del malessere , del 1963, con cui guadagnò il premio internazionale Formentor, hanno fatto seguito molti altri romanzi, caratterizzati da un impegno femminista e sociale molto intenso, oltre che da una capacità di scrittura sempre felice e controllata. Per quanto concerne il teatro, le sue prime opere propongono soprattutto riflessioni sull’azione drammatica: ad esempio Il ricatto a teatro (1968) e Recitare (1969). Poi passa a testi più impegnati sul piano politico e civile come Manifesto dal carcere (1971) e La donna perfetta (1974). Tra le successive ricordiamo Veronica Franco , ispirato alla vita della poetessa vissuta a Venezia nel Cinquecento, I sogni di Clitennestra (1981) e Lezione d’amore (1982). Nel 1977 viene allestito un suo Don Juan tratto non solo da Molière ma anche da Tirso da Molina. Nel 1997 viene allestito da Luca Ronconi, Memorie , che M. ricava da Il diario di una cameriera , un romanzo di Octave Mirbeau. E debutta anche come voce recitante della commedia Suor Juana , storia di una monaca messicana del Seicento (a Radicondoli). I suoi saggi teatrali sono raccolti nel volume Fare teatro (1974).