Romberg

Sigmund Romberg impara a suonare il pianoforte sotto la guida del padre e, da solo, diversi altri strumenti. Ancora ragazzo, dirige in pubblico una marcia da lui stesso composta. Si trasferisce a Vienna per studi di ingegneria, che abbandona per dedicarsi totalmente alla musica. Si trasferisce prima a Londra e poi, dal 1909, a New York, dove suona il piano in caffè e ristoranti, prima di farsi conoscere come autore di canzoni e poi come compositore di musiche per operette e commedie musicali. Il suo primo lavoro teatrale, commissionatogli dagli impresari fratelli Shubert (Lee e Jacob, proprietari di una vasta catena di teatri) è del 1914 e si intitola The Whirl of the World , presentato al Winter Garden Theatre con buon esito. Su un’ottantina di lavori firmati da Romberg, circa la metà verrà messa in scena dagli Shubert: i libretti sono di vari autori, tra i quali spicca Harold Atteridge (alcuni testi sono scritti dallo stesso musicista).

ùDel 1914 è The Passing Show of 1914 , seguito da altre edizioni dello stesso spettacolo nel 1916, 1917, 1918, 1919, 1923 e 1924. Del 1915, fra gli altri, Hands Up (che accoglie il tango e il rag); Made in America (pieno di riferimenti ai nuovi ritmi); The Blue Paradise , adattamento di un’operetta viennese con numeri nuovi, fra cui un `Auf Wiedersehen’ diventato famoso. Robinson Crusoe jr. (1916) costituisce una burlesca occasione per Al Jolson; The Girl from Brazil (1916) immette in un severo paesaggio scandinavo ritmi brasiliani; Maytime (1917) è ancora tributario della tradizione operettistica ed è un trionfo (si impone la canzone “Will You Remember?”); Sinbad (1918, ancora per Al Jolson) presenta lussureggianti melodie di un’Arabia da favola; mentre The Melting of Molly (1918) propone canzoni dai ritmi moderni (sintomatici i titoli “Jazz-How I Love It” e “Jazz-All Your Trouble Away”).

Agli anni ’20 appartengono i maggiori successi. Il primo è Blossom Time (1921) ispirato all’operetta di Berté La casa delle tre ragazze , su musiche di Schubert: i brani “Song of Love” (con una melodia tratta dalla Sinfonia Incompiuta) e “Lonely Hearts” entrano nel repertorio e vi rimangono. Del 1924 è The Student Prince , a sua volta tratto da un’altra operetta europea, ma rinnovata dal nuovo libretto di Dorothy Donnelly e dalla musica di R. Resta lo spunto, relativo a un giovane principe che studia in incognito a Heidelberg e si innamora della cameriera di una locanda: l’esito è strepitoso, nonostante l’assenza di ballerine e la presenza in scena di un coro formato da quaranta uomini (stupendo, fra gli altri numeri della partitura, il “Brindisi” dalla ricca tessitura corale; notevoli il duetto “Deep In My Heart” e le canzoni “Golden Days”, “Serenade” e “The Flag That Flies Above Us”).

ùSeguono, fra gli altri, Princess Flavia del 1925 (dal romanzo Il prigioniero di Zenda di A. Hope), The Desert Song del 1926 (canzoni romantiche “Desert Song e “One Alone”); The Love Call (1927), con spagnolismi e canzoni di rangers (ambientato nell’Arizona); The New Moon del 1928 (di spicco le canzoni “Lover, Come Back To Me” – derivata da una melodia di Ciaikovskij – “One Kiss” e “Wanting You”); Nina Rosa (1930) e Melody (1933), ambedue con versi di Irving Caesar; Sunny River (1941). In questo periodo R. si dedica a una fitta attività concertistica portando in giro per gli Usa musiche sue e d’altri autori con una orchestra da lui diretta, che lo vede come esecutore al piano. Organizza anche diverse trasmissioni musicali per la radio. Le sue ultime commedie musicali sono: Up in Central Park (1945, bella la canzone “The Birds and the Bees”); The Girls in Pink Tights dello stesso anno, ma rappresentata nel 1954 (vanta ottimi numeri di ballo, messi in scena dalla coreografa Agnes De Mille); e My Romance (1948), da una commedia di Edward Sheldon, amico personale di Romberg.

Negli anni ’30 R. aveva collaborato con Hollywood per le musiche originali di alcuni film, fra i quali Viennese Night (1930, di A. Crosland) e La città dell’oro (The Girl of the Golden West, 1938, di R.Z. Leonard). Tra le sue commedie musicali trasposte sullo schermo si segnalano The Desert Song (1929, 1943 e 1953), New Moon (1931 e 1940), e poi La notte è per amare (The Night Is Young, 1934, di D. Murphy); Primavera (Maytime, 1937, di R.Z. Leonard); Up in Central Park (1948, di W.A. Seiter); Il principe studente (The Student Prince, 1954, di R. Thorpe). Nel 1954 Stanley Donen dirige un film sulla vita e il lavoro di R. intitolato Così parla il cuore (Deep in My Heart, protagonista José Ferrer). Romberg fa parte, con Victor Herbert e Rudolf Friml, del triumvirato che `trapianta’ l’operetta viennese in America, rinnovandola con elementi del jazz e delle forme musicali del Nuovo Mondo; ma anche se R. sposa le sue ascendenze danubiane coi ritmi `yankees’, non si integra mai completamente, restando fino all’ultimo sostanzialmente fedele allo spirito dell’operetta europea.