Nativi

Laureata in storia moderna, Barbara Nativi scopre il teatro a ventotto anni attraverso un apprendistato che va dalla collaborazione con il Victor Jara (Panichi, Riondino, Trambusti) all’incontro con l’americana Muriel Miguel delle Spiderwoman di New York e agli spettacoli all’ex Humor Side (ora Teatro di Rifredi) nelle numerose produzioni collettive del periodo, assieme a Paolo Hendel, Rosa Masciopinto, Renata Palminiello. Inizia allora il suo sodalizio artistico con Silvano Panichi, con cui fonda il Laboratorio Nove; dopo aver creato e diretto con lui molte rassegne fiorentine, crea il Teatro della Limonaia, di cui assume fin dall’inizio la direzione artistica. Nello stesso periodo lavora come attrice in performance, spettacoli surreali e di cabaret, recital futuristi. Lavora poi con il belga Thierry Salmon, Remondi e Caporossi e molti altri artisti dell’avanguardia italiana e straniera. Nel 1988 sceglie di passare alla regia e con la compagnia Laboratorio Nove debutta alla rassegna dell’Eti Ricerca Sette con Da Woyzeck . A partire dal 1990, sviluppa anche un’attività di scrittura teatrale che alterna alla direzione di pièce straniere, stimolata dallo scambio culturale che l’esperienza del Festival Intercity, nato nel 1988, comporta. Dal 1992 ha tradotto circa quindici opere teatrali contemporanee dal francese, dallo spagnolo e dall’inglese, curando per Ubulibri l’antologia Nuovo teatro inglese e Il teatro del Quebec e Intercity Plays 1 e 2 , due raccolte di testi pubblicate dal Teatro della Limonaia. L’allestimento più fortunato è stato senz’altro Le cognate di Michel Tremblay che è andato in tournée anche la stagione successiva. Ha insegnato alla Scuola del teatro Laboratorio Nove per 15 anni. Nel 1996 riceve il Premio della critica da parte dell’Associazione nazionale critici teatrali per il complesso della sua attività di regista, scrittrice e operatrice culturale nell’ambito della ricerca teatrale. Nel 1997 riceve il premio Ubu per il Festival Intercity. Parallelamente prosegue il lavoro di attrice attraverso letture e recital.