Hagenbeck

La tradizione familiare dell’ammaestramento di animali selvatici iniziò quando il padre, Gottfried Klaus (1810-1887), mercante di pesce, ricevette sei otarie a saldo di un vecchio debito. Gli Hagenbeck divennero mercanti di animali esotici, ammaestratori e proprietari di zoo e circhi. Karl Hagenbeck fu il più importante fornitore dei serragli dei circhi europei e americani nel secolo scorso; non solo, si può definire il fondatore dei moderni metodi di ammaestramento. Il suo sistema con premi e ricompense – un metodo molto più lento, ma che porta a risultati infinitamente migliori – rivoluzionò la disciplina, eliminando del tutto la brutalità. Karl Hagenbeck creò la gabbia circolare, dove gli animali non erano più solo esposti, ma potevano mostrare le loro abilità naturali portate ai massimi livelli. Fu un innovatore anche nella concezione architettonica degli zoo: il suo parco Stellingen ad Amburgo fu costruito con sistemi assolutamente inediti di stabulazione, in ambienti prossimi a quelli originari, senza gabbie o recinti ma con l’utilizzo di ampi fossati. Creò un proprio circo che, in società anche con altri impresari, girò l’Europa, le Americhe e persino l’Estremo Oriente. I figli Lorenz (1882-1945) e Heinrich (1875-1945) tentarono senza successo di proseguire il lavoro del padre; il fratello, Wilhelm, con i figli Karl Friedrich e Willy, diresse altri circhi, conquistando una certa notorietà come ammaestratore di orsi.

Court

Alfred Court nasce da famiglia aristocratica ma, durante gli studi presso i gesuiti, scopre la propria vocazione per la ginnastica e fugge di casa per unirsi a un piccolo circo. Nel 1914 è in America come acrobata; agisce anche come imprenditore circense e nel 1917, in Messico, inizia la propria carriera di ammaestratore. Tornato in Francia, usa l’esperienza acquisita per formare, con il fratello Jules, numeri di animali feroci, specializzandosi in gruppi misti; nel contempo dirige complessi circensi di una certa fama, apportando importanti innovazioni logistiche come il trasporto via strada. Nel 1940 viene ingaggiato da Ringling Bros. and Barnum & Bailey, dove avviene la sua definitiva consacrazione come ammaestratore di belve. In opposizione allo stile americano aggressivo di Clide Beatty, presenta i propri animali in un sofisticato stile `europeo’, facendoli posare in spettacolari tableaux. È fra i pochi domatori a non aver subito alcun incidente nel corso della carriera. L’ultimo numero da lui presentato, nel 1945, è un misto di tre orsi polari, due orsi bruni, otto leoni, due leopardi, due tigri, un giaguaro, due lupi e due cani. Nel 1974, al festival di Montecarlo, gli viene consegnato il Clown d’oro alla carriera.

Beatty

Conosciutissimo negli Usa, massimo esponente dello stile americano incentrato sulla sfida tra l’uomo e le belve, così come Alfred Court lo è di quello europeo, basato sulla dolcezza. Clyde Raymond Beatty inizia la sua carriera come cage-boy, addetto alle pulizie della gabbia. Nel 1925 è all’Hagenbeck-Wallace Circus dove comincia la sua ascesa che lo porterà ad essere ingaggiato da Ringling Bros. and Barnum & Bailey, fino a creare un proprio circo, il Clyde Beatty Circus. Negli anni della depressione, una sua pronta ripresa dopo un grave infortunio diventa un simbolo della rinascita americana e lo fa finire sulla copertina di “Time Magazine”. Nel 1930 crea uno dei numeri di belve più pericolosi di sempre mischiando 40 tra tigri e leoni di ambo i sessi nella stessa gabbia. B. entra in pista brandendo una sedia, una frusta e con una pistola nella fondina alla cintura, suscitando polemiche nelle associazioni animaliste dell’epoca. In realtà afferma di non credere all’indottrinamento degli animali, ma solo allo sviluppo delle loro naturali potenzialità. Dal 1933 diventa anche attore in film serial, ambientati in Africa, di una certa notorietà.