Tabori

Compiuti gli studi universitari in Germania, George Tabori comincia a lavorare come traduttore e giornalista, prima di emigrare a Londra (1941) e poi negli Stati Uniti (1945). Qui , per lunghi anni, esercita una fortunata carriera di sceneggiatore cinematografico, scrivendo per Hitchcock, Losey, Young e Siegel. Scrive romanzi e racconti (The Good one, 1952; Son of a Bitch, 1981). Le sua prime commedie sono Flight to Egypt, rappresentata a Broadway da Elia Kazan, nel 1952, e The Emperor’s Clothes (1953). A causa del maccartismo, è costretto a tornare in Europa, dove inizia la sua attività di regista, mettendo in scena suoi testi (Brecht-Abend e The C annibals , 1962) e testi di Strindberg (La signorina Giulia, 1958), di Euripide (Le Troiane, 1976), di Beckett ( En attendant Godot, 1984). Alterna da sempre trionfi, come il citato Beckett e la sua prima regia lirica I pagliacci di Leoncavallo a Vienna, a clamorosi rifiuti come il suo Stammhein Epilog (1986) o Das Buch mit sieben Siegeln di Franz Schmidt, che fece scandalo a Salisburgo (1986). Tra le sue opere ricordiamo anche Mein Kampf, rivisitazione farsesca delle note memorie di Hitler ((1986). In Italia, per ora, la sua unica commedia rappresentata è Jubil&aulm;um , ad Asti nel 1994, per la regia di G. Solari. Dal 1987 è direttore dello Schauspielhaus di Vienna, e, in Italia, nel 1992 è stato direttore del Mittelfest di Cividale del Friuli.