surrealismo

Il surrealismo che si sviluppa in Francia negli anni ’20 e ’30, si enuclea intorno alla poetica dell’inconscio di Breton come ricerca artistica, libera da ogni preoccupazione estetica e morale, del rapporto tra sogno e realtà attraverso l’esplorazione delle zone oscure, alluncinatorie e folli della psiche. Ad eccezione del ‘divertissement’ Le mammelle di Tiresia (scritto nel 1903 e rappresentato nel 1917) di Apollinaire, delle spettacolarizzazioni di origine dadaista e di alcune trasposizioni drammatiche da romanzi di Roussel, non esiste propriamente una produzione drammaturgica surrealista, poiché l’opera dell’autore e la comunicazione oggettività nella realtà esterna dei personaggi è negata a livello teorico dallo stesso Breton. Alle suggestioni del s. si rifà tuttavia Antonin Artuad che assieme a Roger Vitrac rappresentano la vera fecondità teatrale del surrealismo.