Spoldi

Inizia l’attività artistica realizzando performance di strada; negli anni ’70, dopo alcune opere fondate su un approccio concettuale, torna verso una figurazione naïf, fatta di frammenti assemblati. Accompagna il suo lavoro un senso vivo dello spettacolo: S. ha sempre cercato di allargarsi oltre la dimensione del quadro. Parallelamente alla sua attività artistica concepisce negli anni ’80 alcuni spettacoli, di cui scrive i testi, le musiche e realizza le scene: un cabaret plastico-cromatico, popolato di oggetti cinetici e marionette ispirate agli eroi dell’infanzia. Il suo interesse per le marionette nasce dal proposito di realizzare dei tableaux vivants , un quadro colorato che si anima, gesticola, canta, come in Enrico il verde , rappresentato alla Rotonda della Besana di Milano (1987), o in Capitan Fracassa , realizzato al Museo Pecci di Prato (1989) e Circo , un balletto messo in scena alla Scuola d’arte drammatica `P. Grassi’ di Milano (1993).