Sondheim

Figlio di un industriale dell’abbigliamento, Stephen Sondheim studia a Newton e frequenta i corsi di musica al Williams College, perfezionandosi successivamente sotto la guida di Milton Babbitt. Durante gli studi scrive testo e musica per uno spettacolo scolastico; in seguito, fermamente deciso a seguire questa strada, viene aiutato da Oscar Hammerstein II, suo vicino di casa. Dopo aver scritto i testi – negli anni ’50 – di una fortunata serie televisiva e aver adattato per la scena musicale la commedia La notte del sabato di Jacinto Benavente (ma lo spettacolo non viene mai realizzato), Sondheim entra in teatro dalla porta principale con le lyrics delle canzoni e dei numeri di West Side Story, fortunatissimo spettacolo su libretto di A. Laurents (da un’idea di Jerome Robbins) e con la musica di Leonard Bernstein. Da allora Sondheim alterna o mescola diverse attività, ora scrivendo testi e versi per musical, ora componendo la musica, ora esercitandosi in ambedue i campi; per lo più in spettacoli ben conosciuti in America, ma dall’eco limitata oltreoceano.

Del 1959 è Gypsy, basato sulle memorie della spogliarellista Gypsy Rose Lee, per cui S. scrive le lyrics (la musica è di Jules Styne); è del 1962 A Funny Thing Happened On the way to the Forum , musica e versi su libretto di B. Shevelove e L. Gellart, dalle commedie di Plauto: accolto dapprima freddamente, ottiene grande successo quando viene riproposto con qualche mutamento, fra cui un prologo, cantato dal protagonista Zero Mostel, in cui si afferma: Tragedy tomorrow, comedy tonight!; del 1964 Anyone Can Whistle, musica e versi (su libretto di A. Laurents), accolto malissimo eppure di carattere innovativo; del 1965 Do I Hear a Waltz? , solo libretto e lyrics, dalla commedia The Time of Cuckoo dello stesso Sondheim, musica di Richard Rodgers. Successivamente cura testo e musiche di: Company (1970); Follies (1971); A Little Night Music (1973, ispirato al film di I. Bergman Sorrisi di una notte d’estate ); The Frog (1974); Pacific Overtures (1976, fiasco totale, soprattutto perché basato su un argomento – l’ingerenza occidentale nel Giappone feudale – ritenuto inopportuno e provocatorio); Sweeney Todd (1979; storia `brechtiana’ di un barbiere assassino, alla Woyzeck); Merrily We Roll Along (1981); Sunday in the Park with George (1984, Premio Pulitzer); Into the Woods (1987). Fra gli altri contributi al teatro vanno annoverati i versi addizionali scritti per la ripresa del 1974 del musical Candide di Leonard Berstein e le musiche di scena per le commedie Girls of Summer di N.R. Nasch e Invitation to a March.

Due musical di Sondheim sono stati trasposti sullo schermo: Dolci vizi al Foro (A Funny Thing Happened on the way to the Forum, 1967, regia R. Lester) e The Little Night Music (1978, regia H. Prince). Inoltre il nostro autore ha composto musiche e/o canzoni originali per i seguenti film: Stavisky il grande truffatore (Stavisky, 1974, di A. Resnais); Scherlock Holmes: soluzione settepercento (1976, di H. Ross); Reds (1981, di W. Beatty: musiche addizionali di Dave Grusin); Dick Tracy (1990, di W. Beatty: solo canzoni, mentre la musica di commento è di Danny Elfman. “Sooner or Later” merita l’Oscar 1990 per la migliore canzone); Cartoline dall’inferno (1990, di M. Nichols; solo la canzone “I’m Still Here”, mentre la musica di commento è di Carly Simon). Per il cinema, Sondheim ha sceneggiato i film Gigi di H. Prince e The Last of Sheila di H. Ross. Famoso negli Usa, poco conosciuto da noi, Sondheim è un talento multimediale che ha lasciato un segno nel teatro musicale americano per il suo anticonformismo e per i risultati originali, anche quando non accolti favorevolmente dal pubblico per i temi spesso drammatici, lontani dall’ottimismo a ogni costo della tradizione di Broadway.