Sofronov

Scrive versi e testi di canzoni popolarissime e, durante la guerra, è corrispondente dal fronte del quotidiano “Izvestija”. Debutta come autore drammatico con In una città (1947), dove descrive con solido realismo la situazione dei reduci di fronte alla distruzione della guerra (premio Stalin 1947). Ripete il successo con il secondo lavoro, Un carattere moscovita (1948, altro premio Stalin per lo stesso anno), scontro tra ottusa mentalità burocratica e coraggiosa iniziativa giovanile. Uomo di sicura fede comunista, dirige dal 1953 al 1986 la popolare rivista settimanale “Ogonek”. Ampia la sua produzione drammaturgica, circa quaranta lavori, tutti perfettamente in linea con la politica culturale di partito: La carriera di Beketov (1948), per esempio, appoggia l’oscurantistica campagna contro il cosmopolitismo. I suoi principali lavori sono: Cuore non perdona (1955) , Soldi (1956) , L’uomo in pensione (1957) , l’antiamericano Emigranti (1967) , Labirinto (1968), che inneggia alla partecipazione sovietica nella guerra in Vietnam, Operazione al cuore (1981). Enorme successo hanno le sue commedie, ben costruite anche se banali: Un milione per un sorriso (1958), la trilogia La vivandiera (1959), La vivandiera sposata (1961), Pavlina (1964), a cui più tardi si aggiunge La vivandiera nonna (1981).