Sharoff

Pietro Sharoff si laureò in legge e lavorò prima con Mejerchol’d e poi con Stanislavskij, di cui divenne stretto collaboratore (aiuto regista e segretario). Nel 1923 fondò e diresse il Gruppo di Praga, compagnia di punta in Europa con cui allestì lavori di Ostrovskij, Gogol’, Gor’kij, Tolstoj, Cechov. Lasciò la Russia nel 1927, lavorando prima in Germania, dove fu insegnante all’Accademia, e poi in Italia, chiamato dalla Pavlova per dirigere L’uragano di Ostrovskij (1929), con il quale ottenne un grande successo. A Roma diede vita alla compagnia dell’Eliseo (con Pagnani, Cervi, Morelli, Stoppa e C. Ninchi), con cui mise in scena testi di Shakespeare (da ricordare la sua versione di La dodicesima notte) e Cechov. Nel dopoguerra si dedicò ad alcune regie liriche e tornò a lavorare all’estero, pur continuando a dare il suo contributo in alcune compagnie italiane. Fu considerato il più fedele interprete di Cechov, del quale allestì tutta l’opera, insieme a quelle di Gogol’ e Turgenev. Diresse inoltre lavori di Ibsen, García Lorca, Dostoevskij e, a Roma, una scuola di recitazione.