Sellars

Peter Sellars è unanimamente riconosciuto come uno dei maggiori registi contemporanei. Giunto al successo molto giovane, anche grazie alle sue scelte decisamente anticonformiste e iconoclaste, Sellars è fautore di uno stile registico radicale, innovativo e al tempo stesso estremamente rigoroso. Particolarmente attento ai nuovi linguaggi, ai conflitti e alle contraddizioni della contemporaneità, Sellars ha affrontato testi e opere classiche e nuove creazioni, lavorando nella prosa, nell’opera lirica, nel cinema e nel video. Laureato ad Harvard, Sellars ha approfondito la propria formazione in Cina, Giappone e India, ha diretto la Boston Shakespeare Company e, nel 1983, è nominato direttore dell’American National Theatre di Washington.

Sul finire degli anni ’80, Sellars si segnala grazie a lavori come Nixon in China (1987), spettacolo con musiche di John Adams e coreografie di Mark Morris, o come la trilogia di Mozart-Da Ponte: nel 1989, con la direzione musicale di Craig Smith, suo costante collaboratore, Sellars scandalizza e colpisce il pubblico ambientando Don Giovanni tra i neri del Bronx; Le nozze di Figaro in un convulso grattacielo di New York e Così fan tutte in una specie di postribolo. Le opere, divertenti e coinvolgenti, sono ospitate dai maggiori festival internazionali, come Salisburgo e Glyndebourne.

 

Sellars ha diretto, tra l’altro, Giulio Cesare in Egitto da G. F. Haendel (1990), La morte di Klinghoffer spettacolo tratto dalla cronaca del sequestro dell’Achille Lauro, San Francesco d’Assisi di Olivier Messiaen (1992, direzione musicale di Esa-Pekka Salonen), I Persiani di Eschilo, in una lettura che richiamava, senza esitazioni, la situazione della Guerra del Golfo. Nel cinema, oltre ad aver lavorato con J.L. Godard, Sellars ha diretto, nel 1993, The cabinet of dr. Ramirez, film muto ispirato a Il gabinetto del dottor Calligari, con John Cusack, Peter Gallagher e Michail Barišnikov. Sempre fedele alla sua immagine giovanile e irriverente da punk, Sellars è professore ospite alla Ucla e dirige il festival di Los Angeles, appuntamento interculturale e interdisciplinare di altissimo livello.