Schall

Dopo gli studi presso lo Schauspielstudio di Magdeburgo, dal 1948 al 1951 Ekkehard Schall è scritturato dal Teatro di Francoforte. Nel 1952 inizia a lavorare al Berliner Ensemble dove gli vengono affidati ruoli sempre più importanti e ne diviene uno dei primi attori. Dal 1977 sino all’inizio degli anni ’90 vi lavora anche come vice intendente. Tra i ruoli più importanti da lui interpretati vanno ricordati il protagonista in La resistibile ascesa di Arturo Ui (la prima è del 1959); Rigault in I giorni della Comune di Brecht (1962); protagonista nel Woyzeck di Büchner (1970); Herakles nell’ Omphale di Hacks con la regia di Ruth Berghaus (1972); Iwagin in Zement di Gladkow e Heiner Müller (1973). Tra i suoi maggiori successi si ricorda l’interpretazione di Papa Urbano VIII in Vita di Galilei di Brecht (1971): la critica rilevò come, per mezzo dell’esplosiva, espressionista arte interpretativa di Schall, figure pur diversamente delineate da Brecht come quella di Hitler e quella di Papa Urbano, rivelavano un’inquietante affinità. Nel 1974 debutta come regista con La vita di Edoardo II d’Inghilterra di Marlowe e Brecht. Schall ha recitato anche in diversi film e produzioni televisive. È stato insignito di diversi premi tra i quali il premio Nazionale della RDT. nel 1962 e nel 1979. Si ritira dall’Akademie der Künste di Berlino nel 1991. È sposato con la figlia di Brecht, Barbara.