Scarpitta

Dopo aver rinunciato alla carriera diplomatica, Carmen Scarpitta studia all’Accademia d’arte drammatica di Roma e debutta, nel 1960, nell’Adelchi di Manzoni e nel Marziano a Roma di Flaiano, entrambi diretti da V. Gassman. Interprete versatile e di notevole eleganza, alterna ruoli drammatici e brillanti e esperienze di teatro tradizionale e sperimentale. Dopo un soggiorno a Parigi alla scuola di Etienne Decroux lavora con il Living Theatre e fonda poco dopo `The A.C.T.’, un gruppo formato da ballerini, attori e musicisti. Lavora, alla fine degli anni ’60, con C. Bene al Teatro di Trastevere. È diretta da B. Besson, con F. Parenti nel Don Giovanni di Molière, a Palermo (1964). Recita nella compagnia Morelli-Stoppa, con G. Cervi, in Bouvard e Pecuchet di T. Kezich da Flaubert, diretti da Squarzina allo Stabile di Genova (1968) e al Piccolo Teatro, con la regia di P. Chéreau in Splendore e morte di Joaquín Murieta di Pablo Neruda (1970). Prende parte a Ciao Rudy di Garinei e Giovannini, con M. Mastroianni e ad altri numerosi musical. È diretta da Strehler in L’anima buona di Sezuan (1981). Ha interpretato anche vari film: Casanova di F. Fellini, In nome del papa re di L. Magni e in Al di là del bene e del male di L. Cavani.