Scandella

L’esordio di Mischa Scandella al Teatro Universitario di Padova gli consente di collaborare con G. Poli (con cui realizza più avanti L’amore delle tre melarance di Prokof’ev, Torino, Teatro Regio, stagione 1977-78, con una singolare piattaforma scorrevole sulla quale poggiano tre grandi melarance arancioni) e G. De Bosio, con cui in seguito dirige il Teatro Ruzante. Considerato infatti un esperto di spettacoli ruzantiani (e goldoniani), il suo repertorio scenografico rimane caratteristicamente legato alla cultura veneziana con uno stile tradizionale, particolarmente adeguato all’allestimento delle opere dei due drammaturghi. Tuttavia, la prolifica attività degli anni della maturazione e di quelli più recenti, lo conduce a confrontarsi con successo con i moderni (Brecht, Moravia, Anouilh), con il teatro d’opera (Macbeth di Verdi, Torino, Teatro Regio, stagione 1977-78; Ernani di Verdi, Trieste, Teatro Verdi, 1979) ed il balletto (La cimice di Majakovskij).