Sassu

Dopo aver aderito al movimento futurista, la pittura di Aligi Sassu si evolve verso l’espressionismo con opere caratterizzate da un utilizzo fauve del colore. Nel dopoguerra partecipa alla fondazione del movimento Corrente, in opposizione alla cultura ufficiale. Dagli anni ’60, oltre a essere impegnato come illustratore, realizza le sue prime scenografie riportando in teatro il suo violento cromatismo e il lirismo della sua iconografia. Per il teatro ha realizzato scenografie e costumi per Il muro del silenzio (1961) al Teatro del Convegno di Milano, La giara (1962), balletto con coreografia di Luciana Novaro alla Scala, Cavalleria rusticana (1972) all’Arena di Verona, I vespri siciliani (1973), con Maria Callas e Giuseppe Di Stefano, al Teatro Regio di Torino, Carmen (1980) all’Arena di Verona e Canto generale (1983) al Teatro Comunale di Savona, di cui realizzò, oltre alle scene e ai costumi, anche le coreografie.